domenica 27 marzo 2011

L'informazione condivisa


Con questo titolo inizia un laboratorio di comunicazione con il suo primo appuntamento presso la Sala del Comitato di quartiere di San Filippo il 28 marzo alle 21,15. "Il giornalismo partecipativo ed i racconti del territorio: cosa come e perché diffonderli", il titolo di questo primo appuntamento che sarà condotto da Giampaolo Paticchio e che consisterà in un incontro con i giornalisti di questo territorio.
Si tratterà di un lungo percorso nell'ambito delle residenze creative organizzate dall'Ambito Territoriale XX in collaborazione con i tre Comuni di Porto Sant'Elpidio, Sant'Elpidio a Mare e Monte Urano. I prossimi due incontri si terranno il 31 Marzo ed il 5 aprile nell'aula informatica di Villa Murri dalle 17,30 alle 19,30 e daranno la possibilità di conoscere in maniera approfondita e di sperimentare in parte il mondo del web 2.0 con tutte le possibili connessioni che esso offre. Il corso si concluderà alla fine di aprile e tramite esso si avrà la possibilità di un excursus sui temi della comunicazione giornalistica davvero ampio e diversificato. Si andrà da una conoscenza sempre più ampia del mondo della stampa locale, alla sperimentazione delle enormi possibilità che in questa fase offre internet per costruire momenti di scambio e comunicazione anche originati dal basso.

mercoledì 23 febbraio 2011

Cinema Giovane


Un Festival del Cinema Giovane, a novembre a Pieve a Nievole (Pistoia). Aperta in questo modo la possibilità di partecipare per ragazzi e ragazze, tramite un cortometraggio, prodotto sia all'interno della scuola che in altri contesti. Il concorso è promosso a livello nazionale.
Forse un'occasione per i nostri super-specializzati CAG?
L'iscrizione è gratuita e le opere devono pervenire entro il 31 luglio 2011.
Per informazioni: www.cinemagiovane.blogspot.com; www.comune.pieve-a-nievole.pt.it
Associazione Cantiere di Critica Culturale: 339.2914305 - 348.9124637.


mercoledì 16 febbraio 2011

LA RETE DEL PICCOLO. Indagine nella primaria sull’uso del computer

In questi ultimi mesi, nel nostro territorio, sono state avviate diverse iniziative promosse dall’Ambito Sociale XX in collaborazione con il 2° Circolo Didattico, sul tema del rapporto tra BaMbInI, GiOvAnI ed InTeRnEt.

Una delle più recenti dice anzitutto la cosa più banale: le nuove tecnologie stanno cambiando il modo di relazionarsi dei giovanissimi e del loro tempo libero. Parliamo di una

INDAGINE

nel senso di ricerca sociale, condotta presso classi 3°, 4° e 5° del SECONDO CIRCOLO, composto da tre plessi e cinque sezioni. Tanti bambini insomma.

Di essi un terzo circa ha la possibilità di tenere il p.c. nella propria stanza da letto. E’ diventato un gioco quotidiano di compagnia. Poi crescendo il p.c. diventa un mezzo di informazione e comunicazione. E continua a stare sempre lì, vicino e a portata di mano dei piccoli.

Una cosa importante: i genitori sembrano avere un buon controllo del modo e del tempo speso in internet dai loro figli. Non è una informazione scontata.

Ma andiamo un poco oltre.

Ad esempio: nel nostro parlare utilizziamo come sinonimi i termini computer, internet, mondo vituale, ma un conto è parlare di un oggetto ed un altro è parlare di un luogo.

Internet, per intenderci, è un luogo al quale si può accedere tramite degli oggetti (computer, cellulari, i Pad …). E’ un luogo che offre tutto, affollato da gente spesso sconosciuta in cui siamo sicuri di manipolare solo un oggetto, e di poter, controllare tutto ciò che c’è dall’altra parte dello schermo, se poi qualcosa s’inceppa … basta spegnere.

Non è così, è esperienza di tutti il segno indelebile lasciato da una frase o un giudizio espresso nella bacheca di Facebook. I nostri pensieri e comportamenti generano pensieri e comportamenti negli altri che sono in contatto con noi e contribuiscono a creare un giudizio non sempre adeguato a quello che in realtà siamo. Quindi cosa conoscono gli altri di noi quando interagiamo nei luoghi chiamati social net work?

mercoledì 26 gennaio 2011


SCINTILLE PER L’EUROPA

All’inizio era lo spirito di avventura o anche spirito di ‘conquista’ di un mondo inesplorato ai più; oggi indubbiamente molto è cambiato, si può raggiungere facilmente ogni regione d’Europa e a costi accessibili, anche se ovviamente ciò non vale per tutti, e di fatto il mondo è diventato conosciuto e familiare.
Ma ci si può domandare: quali sono le opportunità oggi per poter viaggiare e fare esperienza in Europa? quali motivazioni e quali spinte? quali tipologie di 'avventure' si cercano o si vivono?
Pensiamo infatti che ciò sia oggi un tema ‘strutturale’ di formazione e apprendimento per un giovane e per questo ci piace accoglierlo in questo blog. Lo abbiamo già fatto con lo Scambio giovanile di Vienna nei post precedenti e continuiamo a farlo, grazie alla disponibilità di Donato, un ragazzo elpidiense che era venuto più di un anno fa all’Informagiovani per orientarsi in tema di viaggi ed opportunità in Europa e che da allora ha fatto in proprio più di una esperienza nel Vecchio Continente. E’ impegnato dall’inizio di gennaio in un progetto di Servizio Volontario Europeo in Turchia. Ecco questo primo scambio di battute, che speriamo possa avere un seguito; come pure auspichiamo racconti anche da parte di altri ragazzi viaggiatori: il blog è aperto per questo.

Cosa ti ha spinto a partire e fare una esperienza europea, nel caso specifico in Irlanda?
Le ragioni principali che mi hanno spinto a fare Il viaggio in Irlanda sono state quelle di incontrare nuove persone, quindi nuove idee e nuovi modi d'interpretare la vita; oltre a queste ragioni a priori secondarie la principale è stata quella di imparare la lingua inglese che reputo una chiave importante per la vita e per il futuro. Posso ammettere che nell'avventura le mie aspettative sono state oltremodo ripagate.
Dopo l’Irlanda, hai realizzato un viaggio specifico e particolare di un mese in Spagna (il pellegrinaggio a Santiago di Compostela) e ora ti appresti a partire per la Turchia per un progetto connesso al programma Servizio Civile Europeo. Cosa ti aspetti dal nuovo viaggio? In cosa pensi ti possa aiutare di più, a te giovane neolaureato, questa sorta di ‘vocazione al viaggiare’?
Dopo l'Irlanda, la Spagna, il cammino di Santiago mi aveva sempre affascinato ed incuriosito così al ritorno ma gia dall'Irlanda avevo iniziato a progettare questo genere di esperienza. In Irlanda ho vissuto anche con spagnoli e è notorio che le nostre lingue sono molto vicine, quindi in Eire avevo appreso anche un po' di Spagnolo, diciamo che ho preso la palla al balzo e mi sono fatto un bel giro! sono stato quasi 2 mesi. oltre al cammino Francese ho fatto un giro lungo la costa passando per l'Asturia fino ai Paesi Baschi.
La Turchia è uno di quei paesi in cui puoi trovare un mix di culture, non a caso questa zona è anche nota come "Eurasia". Dire cosa mi aspetto ora non è semplice, sicuramente approfondire il discorso sulla diversità culturale incontrando gente "diversa" da me; altresì cercare di capire il volontariato vivendolo; infine visitare nei limiti del possibile questa zona del mondo così calda.
Da ultimo, pensando a potenziali interlocutori tuoi coetanei, cosa senti di dire o magari anche cosa consigli in termini di come orientarsi, di organizzazione, di informazioni, di proprie abilità da agire, etc; e ancora: cosa aiuta e prepara di più,o almeno a te cosa ti ha aiutato e ti è risultato più utile: scambio di esperienze con altri ragazzi? Informarsi presso uffici istituzionali e/o servizi ad hoc e/o associazioni, magari fosse anche per la documentazione corretta e i contatti di riferimento in loco? Hai utilizzato anche spazi virtuali e in Rete per raccogliere informazioni giuste e utili? E in caso quali?...o alla fine bisogna soprattutto avere il coraggio di iniziare?
Quando si decide di fare "un'avventura" all'estero, l'unica cosa che conta è la voglia e la determinazione nel voler partire, tutto il resto poi viene da se, una volta che hai ben chiaro cosa vuoi fare tutte le circostanze e le situazioni si aprono e tutto diventa più semplice. Sicuramente gli uffici, internet e le persone giuste aiutano e molto, ma la scintilla le devi accendere tu. Non puoi trovare ciò che ti occorre se non sai cosa vuoi.

L’attuale esperienza in corso di Donato ci permette appunto di ricordare una importante opportunità di scoperta di altre culture: quella offerta dal programma Gioventù – Azione 2 denominata appunto Servizio Volontariato Europeo:
Il Servizio Volontario Europeo offre ai giovani dai 18 ai 30 anni un'esperienza di apprendimento interculturale in un contesto non formale, promuove la loro integrazione sociale e la partecipazione attiva. I giovani possono svolgere un'attività di volontariato in un paese del programma o al di fuori dell'Europa, per un periodo che va da 2 a 12 mesi, lavorando come "volontari europei" in progetti locali in vari settori o aree di intervento: cultura, gioventù, sport, assistenza sociale, patrimonio culturale, arte, tempo libero, protezione civile, ambiente, sviluppo cooperativo, ecc. Sono esclusi interventi ad alto rischio in situazioni immediatamente successive a crisi (aiuti umanitari, aiuti successivi a catastrofi, ecc.).
Il progetto si avvale dei principi e dei metodi dell'apprendimento non formale. Attraverso questa esperienza i giovani hanno l'opportunità di entrare in contatto con nuove culture, esprimere solidarietà verso gli altri e acquisire nuove competenze e capacità utili alla loro formazione personale e professionale.


Per informazioni e approfondimenti:
Sito dell’agenzia nazionale
Sito della comunità europea

lunedì 24 gennaio 2011

PRESENTAZIONE DEL BLOG

Si è tenuta lo scorso 22 dicembre la presentazione del nostro Blog. In stile, senza troppi richiami ma con toni di essenzialità. Poche luci - quelle soft di biblioteca - né testimonial d'eccezione e nemmeno il solito buffet socializzante (o tal si voglia). Magari sarà stato anche l'effetto freddo e intimo della neve, che ci ha fatto rinviare di una settimana l'evento, o il Natale, sempre prodigo di richiami al cuore delle cose.
Abbiamo optato dunque per un qualcosa di utile, una sorta di primo passo e di avvio al lavoro, che è quello di costruire, riempire e dare senso a questo spazio-blog.
Alcuni giornalisti locali - e li ringraziamo ancora da queste righe - hanno dato la disponibilità a confrontarsi sui temi che legano informazione e vita locale cittadina; non solo, hanno dato disponibilità, nelle forme a loro possibili, ad accompagnare la riflessione su e l'implementazione del blog stesso.
Abbiamo così costruito un primo spazio di confronto e ascolto: Annalinada Pasquali, assessore con delega alle politiche giovanili, della cultura e della scuola, ha coordinato e guidato la riflessione. I punti toccati sono stati molteplici; alcuni più generali: il senso dell'informazione oggi; che cosa significa fare un'informazione di pubblica utilità, direttamente costruita 'dal basso', cioè che viene dal territorio; che ruolo possono avere in questo i giornalisti e i semplici cittadini e con quali strumenti è possibile agire in tal senso. Altri punti di riflessione hanno toccato direttamento questo strumento, cioè il blog 'report pse': quali opportunità offre; come potrebbe meglio caratterizzarsi rispetto ai giovani e ai loro interessi, giovani che sono il target di riferimento ma non esclusivo né specialistico; quali possibilità per chi intende veicolare le proprie informazioni verso di loro e mettere a conoscenza delle proprie iniziative.
Su tutto questo agisce lo sfondo e l'orizzonte di questo strumento: uno spazio di racconti e per raccontare, cioè un far muovere e lievitare storie, anche e soprattutto piccole, locali e quotidiane, capaci di produrre scambi di esperienze.
Molte dunque le riflessioni interessanti, delle quali cercheremo di farvi parte via via che il blog crescerà; saranno certo un punto di riferimento intorno al quale organizzare la presente testata.
Per iniziare ecco di seguito alcuni passaggi del lungo incontro.