lunedì 17 dicembre 2012

DALLA MUSICA ALLA SCRITTURA: Incontro al Teatro delle Api con Giuliano Sangiorgi

Un leader ormai acclamato e riconosciuto da tanti giovani fans appassionati di musica si mette alla prova come scrittore e romanziere: parliamo di Giuliano Sangiorgi, leader dei Negramaro, che si ritroverà protagonista di un faccia faccia tutto elpidiense con Neri Marcorè martedì 18 dicembre al Teatro delle Api nel debutto del cartellone 2012-13. L’iniziativa peraltro ha finalità sociali, con tutto l’incasso devoluto in beneficenza. Vale quindi lo spunto di una piccola anteprima, due piccoli passi su questa nuova e diversa fatica dell’artista salentino, che peraltro lo scorso anno accusò problemi vocali e rimase in una sorta di forzato riposo. Un ben curioso titolo, Lo spacciatore di carne , per questo romanzo di recente uscita e subito con ottimo riscontro di pubblico e di critica. “In generale scrivere per me è un modo per liberarmi. Ed è un discorso che vale anche per i testi delle canzoni. E questo romanzo, come del resto tutte le canzoni dei Negramaro, nasce da un'urgenza. La mia idea di arte si basa tutta sull'idea di urgenza… e non si deve mai avere paura di qualcosa che nasce da un'urgenza”: così motiva il libro il leader dei Negramaro, che precisa che il suo non è un romanzo biografico ma che sicuramente le ‘domande urgenti’ che esso propone sono anche le sue.E’ una storia di amori, follie, memorie e in toto un racconto sulla Memoria come identità imprescindibile: un flash generazionale per giovani che devono guardarsi avanti ma anche indietro per poter essere presente a se stessi. “Non c’è legame più forte del sangue. E il sangue, la carne, nella vita di Edoardo - il protagonista - sono molto più che una metafora: sono la materia di cui è fatto il suo passato e quella a cui deve tornare”: così l’introduzione in copertina, tra l’altro in una delle serie editoriali più prestigiose (Einaudi Stile Libero), che chiosa alcune pagine del romanzo:”.. Sono diventato l'odore di mio padre e forse sempre lo sono stato…Come i suoi agnellini, un pezzo di carne la cui vita o morte dipendeva esclusivamente da lui. L'odore del suo camice sporco sarebbe stato il mio. Non mi sarei dovuto illudere. Sono io quell'odore”. Di certo l’incontro al Teatro delle Api sarà un incontro di arte e passione, “nessun copione, a ruota libera - come ha preannunciato Neri Marcorè nella presentazione dell’intera stagione -, su musica, letteratura, parole, sentimenti e altro ancora, tra amici, peraltro del tutto disponibili a partecipare gratuitamente”. Un canovaccio comune di tutta la stagione, evento che “aiuta a non isolarsi, la cosa peggiore, di questi tempi, e fatta per invitare la gente a partecipare e investire sugli spettacoli, con nomi di richiamo, ma anche ad avere la curiosità di conoscere nomi e volti di artisti meno famosi. La cultura produce soddisfazione, felicità e credo - conclude l’attore elpidiense - che si viva meglio se si ha l’inclinazione a sorridere”. Provare per credere!

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