venerdì 16 dicembre 2011

FORMAZIONE E POI LAVORO: UN SOGNO CHE POTREBBE DIVENIRE REALTA'

Formazione e lavoro in un progetto unico: questo binomio sembra un sogno, specie di questi tempi, e tanto più per chi ha difficoltà a stare dentro le rotte ordinarie della carriera scolastica. Per questo diventa una bella opportunità la proposta del Centro Formazione Professionale Atigianelli - Opera don Ricci di Fermo che, grazie all’impegno diretto e finanziario della nota azienda calzaturiera NeroGiardini e con il sostegno e riconoscimento della Provincia di Fermo e della Regione Marche, organizza un corso di formazione biennale gratuito per il conseguimento della qualifica di OPERATORE PER LA CALZATURA e finalizzato all’occupazione. Non una novità, dunque, la qualifica, considerate le caratteristiche del distretto industriale del fermano, ma proprio per questo una coerente opportunità che potrebbe generare una reale e concreta possibilità di impiego, di lavoro effettivo, cosa che certo non lascia indifferenti. E la cosa è doppiamente interessante in quanto ci si rivolge ad un target specifico di giovani, vale a dire adolescenti di età compresa dai 16 ai 18 anni compiuti e che, per un motivo od un altro, si trovano attualmente fuori dai normali percorsi scolastici e professionali delle scuole superiori (è la cosiddetta area della dispersione scolastica). Il corso di studi è ricco di materie e di applicazioni pratiche; le oltre mille ore di corso riguardano ovviamente materie professionali (tipo: disegno tecnico, tecnologia dei materiali, tecnologia del processo, tecnologia degli impianti produttivi, taglio di materiali e componenti di calzature, e diverse altre ancora), congruenti con la qualifica, ma anche materie culturali (lingua italiana, inglese, matematica, informatica, diritto-economia, orientamento, anche cittadinanza e altro ancora), per sviluppare competenze trasversali ormai fondamentali nel mondo del lavoro e, cosa non secondaria, per accompagnare i ragazzi a crescere più forti anche come persona, cosa che è nello stile e nello spirito dell’Artigianelli. E poi ci sarà lo stage, sia nel primo che nel secondo anno per oltre 400 ore, direttamente nelle aziende del gruppo NeroGiardini. Il percorso tra le misure di accompagnamento prevede anche la figura del tutor di corso e la presenza di Laboratori di recupero e sviluppo degli apprendimenti per la messa a livello dell’asse linguistico, matematico, scientifico, tecnologico e storico sociale (questo per favorire il riconoscimento dei crediti e l’eventuale conseguimento della qualifica triennale). Sono diciotto i posti disponibili e l’indicazione è di chiudere le iscrizioni per metà gennaio. Anche per l’organizzazione, diciamo, ‘ambientale’ l’Artigianelli prevede la possibilità di mensa e convitto. Occorre ovviamente informasi bene in merito e dunque la cosa migliore, per chi interessato, è prendere subito contatto con il CFP Artigianelli, tel 0734/229956: diverranno chiari contenuti, organizzazione e obiettivi finali. E così potrà crescere la speranza che, soprattutto questi ultimi, siano quelli più auspicabili a realizzarsi.

martedì 6 dicembre 2011

CITTADINI IN ERBA: ASCOLTIAMOLI! Nuove elezioni della Giunta dei ragazzi

Se trovate in giro cassonetti o distributori ad hoc per raccolta di rifiuti organici e in specifico dei nostri amici animali più fidati (una ormai famosa “Questione che puzza”) un merito lo ha avuto certo anche il Consiglio Comunale dei Ragazzi di Porto Sant’Elpidio, esperienza che tra ondulazioni di vivacità (si sa, ci son gruppi di bambini più vivaci e altri più acquiescenti, ma l’impegno ce lo mettono sempre tutti) va avanti da alcuni anni - ad ottobre 2005 fu approvato lo Statuto - a Porto Sant’Elpidio. Le Giunte giovanissime e senza portafoglio si sono sviluppate in Italia negli anni novanta, prima con l'invito dell'UNICEF ad attivarsi quali " difensori civici dei bambini" e poi con le progettazioni legate alle linee guida della legge 285/97; oggi se ne contano a centinaia, soprattutto tra piccoli comuni e cittadine.Partecipazione è la parolina magica di questa avventura: cosa succede, in sintesi, se mettiamo i più piccoli (bambini tra i 9 e 13 anni) in qualità di osservatori e propositori circa la vita sociale che li avvolge e circonda? Come si attivano e cosa reputano importante? A cosa tengono delle cose della vita locale? E soprattutto quanto conta per noi il loro sentire? Queste le domande di partenza, interessanti e, se vogliamo, belle toste da un punto di vista educativo; e nella realtà? Si ‘smucina’ e muove qualcosa effettivamente? Si potrebbe chiederlo direttamente ai ragazzi e bambini coinvolti in questi anni - ci si muove nella fascia di età tra le ultime classi, 4° e 5°, delle elementari e le prime, 1° e 2°, della scuola media; o anche ai loro tutor, che sono docenti delle scuole coinvolte (1° circolo, 2° circolo e scuola media Galilei-Marconi) e referenti del progetto, con funzioni di accompagnamento e coordinamento. O forse lo si potrebbe chiedere alla Giunta adulta o, perché no, a noi tutti cittadini, se qualcosa abbiamo osservato in merito. Bene, c’è un modo anche immediato per iniziare a farlo: partecipare all’insediamento della nuova Giunta dei ragazzi, mercoledì 7 dicembre, alle ore 18.15, Sala consiliare di Villa Murri. C’è un ordine del giorno preciso, inevitabilmente un po’ burocratico: Saluto dell’Amministrazione uscente dei ragazzi; Proclamazione ed insediamento del Consiglio comunale dei ragazzi di Pse; Elezione del Sindaco dei ragazzi di Pse; Elezione della Giunta dei ragazzi di Pse. Ok, ma i programmi? Scherzi a parte, servizi comunali, servizi giovanili, amministratori ovviamente, docenti e dirigenti scolastici, animatori, genitori, associazioni, e qualsivoglia Cittadino, adulto e giovani, ci si ritroverà un po’ tutti, per applaudire e soprattutto ascoltare, in un ambiente, magari, o si spera, con tanti colori e di gaia vivacità. La nuova politica ha bisogno anche di questo.

giovedì 1 dicembre 2011

GETTING TO ZERO ANCHE AL CAG. Giornata mondiale lotta all'Aids

Sono tanti 34 milioni di persone. Sono le persone che vivono con HIV, sigla istintivamente inquietante, come soprattutto la parola comune a cui è associata: Aids, a suo tempo definita la peste del duemila. Sono tante ma paradossalmente ciò implica anche un risvolto positivo: cioè il fatto che nel corso del tempo sia cresciuta anche la possibilità di cura e quindi si sono allungati i tempi e le aspettative di vita. Sono tante coloro che hanno bisogno di farmaci, i cosiddetti antiretrovirali: circa 15 milioni, di cui una metà effettivamente con possibilità e accesso alle cure ma l’altra no: otto milioni di persone senza barriere contro il virus devastante. Di nuovo, sono tante. Numeri, forse neutri e distaccati, sempre gettonati nelle ricorrenze - oggi primo dicembre è appunto la Giornata mondiale della lotta all’Aids – ma tremendamente portatori di storie drammatiche e profondamente umane. Molti operatori sociali ed organizzazioni rilevano e per certi versi denunciano una minor attenzione e un allentamento in fatto di prevenzione, tradotta in assenza di campagne mediatiche, di progetti di formazione e di informazione diffuse sul territorio, specie per i giovani. Eppure il virus è vivo e vegeto; anche in Italia ne constatiamo la presenza: si parla di 180mila persone viventi con infezione da Hiv (compresi i casi con Aids e le persone che ignorano di essere infette) e circa 4mila nuove infezioni all’anno. Ben venga allora l’attenzione educativa di servizi giovanili come i nostri Centri di aggregazione, e in specifico del Cag Tela del Ragno presso Villa Baruchello, che organizza una giornata al fine di sensibilizzare i ragazzi su questo tema purtroppo sempre attuale. L'iniziativa prevede l'allestimento di alcuni pannelli informativo-illustrativi che possano spiegare quanto più possibile questo morbo a 30 anni esatti dalla sua identificazione. Saranno di aiuto numerosi documenti audio-video, si affronteranno curiosità e interrogativi ancora aperti, per sviscerare a 360 gradi tutta la conoscenza - e soprattutto la mancanza di conoscenza - sulla cosiddetta "nuova peste". Porre le domande giuste è il modo migliore per iniziare a cercare e successivamente a scegliere e questo è certamente un compito educativo. Segnaliamo in tema, tra gli altri, il docu-video dell'associazione Sieropositivo.it Per tutta la vita , simpatico e provocatorio, e ricordiamo anche il sito ufficiale della campagna mondiale, quest’anno con un nuovo e ambizioso slogan: Getting to zero (arrivare a zero: zero morti per Aids, zero nuove infezioni da Hiv, zero discriminazioni per i malati di Aids).

venerdì 18 novembre 2011

VOLEVO ESSERE UNA FARFALLA. Incontro con Michela Marzano

“PENSAVO che non ne avrei mai parlato. Che sarebbe rimasto per sempre il mio segreto. Che non avrei permesso a nessuno di sfiorare le mie fratture e le mie debolezze. Poi, pian piano, raccontare la mia storia è diventata una necessità”: così Michela Marzano ci avvinghia e presenta, scivolando nei rivoli profondi del suo mondo interiore, il libro “Volevo essere una farfalla”, che sabato 19 novembre, alle ore 21.30, chiuderà a Villa Baruchello l’edizione del Festival “Parole scritte Parole dette”, curato e organizzato dall’assessorato alla Cultura di Porto Sant’Elpidio in collaborazione con la libreria Il gatto con gli stivali e grazie anche al sostegno di Unicredit. Michela Marzano è ormai un ‘personaggio’, nel senso di essere spesso coinvolta in riflessioni e discussioni sui principali media (tv, radio, giornali, Internet, etc), proprio per le cose che ha scritto o che divulga e rivendica; non viene dal nulla, essendo, pur giovanissima, già da alcuni anni docente ordinario nella prestigiosa università parigina della Sorbona. “Volevo essere una farfalla” ha però un taglio diverso rispetto alle altre opere, più attigue al suo ruolo di filosofa e analista della realtà sociale; è un racconto di vita, se non proprio un romanzo, e afferra la carne di un male ‘corpo e anima’ come l’anoressia, di cui la stessa autrice dice “se ne parla poco e soprattutto se ne parla male”. Quel fuoco devastante, per cui, per non rimanere secchi stremati, occorre ad un certo punto trovare il punto di distanza, sempre di più, sino finalmente a guardarlo da lontano, è ‘un sintomo e non una malattia’ - tiene a precisare la Marzano - e “porta allo scoperto quello che fa veramente male dentro. La paura, il vuoto, l’abbandono, la violenza, la collera”. Insomma è un cuore messo a nudo, questo libro, e ciò non lascia indifferenti, diciamo pure inquieta e commuove; non è facile, occorre darsi il tempo e il silenzio giusto (è una storia che torna indietro di parecchi anni), non è da tutti; è il segno di una vera e profonda testimonianza (parola che non a caso significa all’origine anche martirio), che è tale solo quando sa dire qualcosa in più, sa offrire un’altra visione, sa aprire nuovi sentieri. Per questo è bello poterla ascoltare e soprattutto potersi arricchire, specie per un giovane, con il grido di speranza, di coraggio, di fiducia, che dipinge intero lo sfondo di tante e diverse vicende personali (gli studi, il rapporto con il padre, gli amori, i successi professionali, etc): la farfalla ora può volare leggera.

MONDO MANGA. Una due giorni a San Benedetto del Tronto

Moltissimi li leggono. Tanti li adorano. Per molti ragazzi sono diventati una parte importante della loro vita, compagni dei momenti piacevoli e anche di quelli tristi. Parliamo dei manga, i fumetti a storie giapponesi, anche se la parola indica per la verità il fumetto in generale per gli abitanti del Sol Levante. Cogliamo l’occasione per segnalare una iniziativa in tema della Provincia di Ascoli per questo fine settimana: Piceno Nihon Manga, evento in due giorni - 18 e 19 novembre - dedicato alla cultura ed alle tradizioni Nipponiche ed al Manga, con attività convegnistiche, laboratoriali e proiezioni video, il cui programma e svolgimento può essere consultato anche sull’apposita pagina facebook. Abbiamo raccolto allora alcune brevi riflessioni di Elisa, operatrice dei servizi giovanili del Comune di Sant’Elpidio a Mare, esperta e molto appassionata di quest’arte comunicativa, a mo’ di piccolo invito a partecipare all’iniziativa ma anche e soprattutto come un possibile aggancio ad approfondire tali argomenti e passioni dalle nostre parti. “Per fare un po’ di storia - non è un puntiglio da professore, ma è utile a volte sapere le origini dei fatti - occorre ricordare che i manga fanno il loro ingresso nel periodo Edo, ovvero intorno al 1600, quando iniziarono a comparire sulle pareti dei templi come delle “vignette” atte a rappresentare scene con soggetti religiosi. Poi col tempo questi “graffiti” vennero riportati su tavolette di legno facilmente trasportabili per renderle note al popolo. La cosa importante da dire però è che essi sono tutt’oggi una vera forma di comunicazione letteraria in Giappone, considerata di alto livello e volta ad un pubblico adulto e bambino. Non sono considerati inferiori a film e libri.”
“Il fumetto giapponese parla di tutto e si rivolge a tutti, ma con criterio. Infatti ci sono generi e stili, come nella letteratura. Ecco una varietà per orientarsi:
● Kodomo: stile minimalista e stilizzato, senza troppi fronzoli; adatto per un pubblico di bambini;
● Shojo: manga per ragazze. Parla di amore, sentimenti e problemi adolescenziali. Lo stile è raffinato e ricco di decorazioni; adatto per un pubblico femminile.
● Maho Shojo: sempre manga per ragazze ma possiedono elementi magici;
● Shonen: per un pubblico maschile. Lo stile del disegno è sporco.
● Seinen: è adatto per un pubblico adulto e maschile. Tratta di argomenti seri e psicologici;
● Hentai: per un pubblico adulto. Si tratta di opere a sfondo pornografico e la trama è minimalista per lasciare spazio all'esplicito. Sono vietati ai minori di 18 anni;
● Ecchi: sono opere a sfondo erotico e sono vietati ai minori di 14 anni, quindi consigliati ad un pubblico maturo.
Ripeto: è importante capire anzitutto il valore popolare, davvero diffuso, del manga e la sua capacità di costruire una identità collettiva attraverso il racconto di storie disegnate, storie semplici o complesse ma certo di valore creativo e artistico.”
“E poi ci sono le astruserie, per noi. Il manga giapponese si legge al contrario rispetto al fumetto occidentale, cioè dall'ultima pagina alla prima, con la rilegatura a destra e le pagine “libere” a sinistra del lettore. Anche le vignette si leggono al contrario, ovvero da destra verso sinistra, dall'alto verso il basso. A differenza dei fumetti occidentali, i protagonisti dei manga, hanno un inizio ed una fine. Il personaggio appare sin dal primo volume, “vive” la sua vicenda e, al termine della serie del manga (quelli di successo possono protrarsi per diversi anni), esce di scena e non “interpreterà” altre avventure. Spesso il successo di un manga si ritroverà poi con una trasposizione più o meno fedele sotto forma di anime, che per gli occidentali sono i classici cartoni animati.”
“Ci si può infine incasinare tra manga, manhwa (i fumetti coreani) e manhua (i fumetti cinesi); che è come dire fumetto italiano, europeo o americano. Ma fermiamoci al Sol Levante e soprattutto chi ha voglia e passione si faccia sentire: il manga è un amico che fa trovare amici.”

martedì 15 novembre 2011

IMPROVE: L’EUROPA CI ASPETTA! In scadenza il bando per 40 tirocini formativi

Vi ricordate l’Appartamento spagnolo? Ci sono un danese, un inglese, uno spagnolo, un francese...e immancabile un italiano: barzelletta nella più trita tradizione ‘etnica’? No più semplicemente un film, brillante e divertente, che ha assunto i caratteri di un ‘cult’ soprattutto per aver interpretato, con sguardo giovanile, un simbolo generazionale: i viaggi europei, nello specifico quelli del progetto Erasmus, l’ideale per un ragazzo alle prese con i propri studi universitari e che permette di fruire di soggiorni all’estero per incrementare il proprio portfolio di studente. Beh magari se non l’avete visto potete cogliere il momento e così essere incentivati a fare domanda per partecipare al progetto Leonardo dalla provincia di Fermo denominato IMPROVE - International Mobility to imPROve Employment opportunities. Attenzione: la scadenza è vicinissima!!! Si tratta in sostanza di n. 40 borse per tirocini di 13 settimane, distribuiti nei seguenti Paesi europei: Francia, Austria, Inghilterra, Spagna, Bulgaria, Irlanda e Polonia. Beneficiari in questo caso non saranno studente universitari; al contrario potranno accedere giovani diplomati o già laureati, purché non iscritti ad ulteriori corsi di studio. Nello specifico saranno riservate 39 borse a residenti nel territorio della Provincia di Fermo e 1 borsa a residenti nel territorio della Provincia di Ascoli Piceno. I tirocini formativi si svolgeranno tra gennaio e aprile 2012. Tutte le informazioni e la modulistica sono sul sito www.provincia.fm.it. E’ una occasione che è bene cogliere, anche perché non si presenta tutti i giorni. Ogni viaggio è una occasione per apprendere e il Programma Leonardo da Vinci è stato appositamente creato e promosso dalla Comunità Europea per facilitare la formazione continua e sviluppare nuove competenze da giocarsi nella ricerca del/i lavori, senza escludere che questo possa orientarci anche a guardare all’Europa (che per fortuna non è solo il triste sinonimo del famigerato ‘spread’, la parola forse più citata da quattro mesi a questa parte!). Al centro del progetto IMPROVE ci sono tre aree tematiche: TURISMO (tour operator, agenzie di viaggi, hotel, musei, etc); ECO-INNOVAZIONE (istituti di ricerca, società di costruzioni, studi architetti e geometri, etc); SERVIZI ALLE IMPRESE (agenzie di pubblicità, agenzie di comunicazione integrata e relazioni pubbliche, società assicurative e/o finanziarie, etc).
Insomma tanta roba e al passo dei tempi! E poi c’è sempre l’atmosfera magica dell’incontrare persone, luoghi, culture e stili nuovi e diversi, che significa una cosa sola: aprirsi al cambiamento e arricchirsi dentro (che è l’unico vero antidoto per combattere le ben note difficoltà per favorire benessere giovanile, a cominciare dal mondo del lavoro). Certo non sarà come nel film, dove alla fine si fa tutto meno che studiare (o quasi), certo però si potrà respirare e fare proprio uno degli slogan cult di Xavier, il giovane protagonista francese: "Basta un attimo e tutto questo ci appartiene, perchè ci abbiamo vissuto; sarebbe successo anche a me, solo che non lo sapevo ancora." Basta provare!

giovedì 3 novembre 2011

CIBI DI MARCA E NUOVI STILI DI VITA. Il progetto della Provincia per i giovani

Attenzione: per fine anno potrebbe irrompere sui nostri tavoli il piatto ‘Giovani di Marca’, nuova, fantasiosa e soprattutto genuina primizia. Di cosa sarà composto? E’ un mistero perché è ancora da inventare. Eh sì perché il piatto in questione dovrebbe venir fuori dagli incontri previsti in “Cucina e fattoria biologica”, l'Ecolaboratorio promosso dentro il progetto Giovani di marca. Forse ci siamo scordati che siamo di ‘Marca’, cioè gente di confine e che vive sui confini, dove proliferano scambi, contaminazioni, fantasie, magari anche conflitti, insomma il sale e fors’anche il sugo delle relazioni e dei legami tra le persone. Oggi quindi lo possiamo essere ancora di più, non foss’altro per la possibilità di poter partecipare a questo percorso, promosso dalla Provincia di Fermo e dai suoi ATS - Ambiti Territoriali Sociali, con la finalità di “valorizzare i giovani come risorsa per l’intera comunità, promuovendo la loro capacità di attivazione, di intervento e di scelta e ponendo così la base per la formazione di cittadini più attivi e responsabili”. Torniamo quindi alla nostra cucina. Proprio in questi giorni infatti si attivano gli Ecolaboratori, percorsi sperimentali e formativi in cui sono impegnati giovani già in precedenza formati e altri invece semplicemente interessati ai temi e alle attività proposte; sono spazi di incontro e di apprendimento, che vogliono mettere al centro idee, vissuti e pratiche che siano vicini alle nostre esigenze, che siano, come si dice, a misura di ambiente. Giovani del nostro territorio possono quindi riflettere, sperimentare, avanzare proposte su alcune temi centrali del vivere quotidiano: la partecipazione alla vita locale, gli stili di vita, la comunicazione e multimedialità, il paesaggio, la creatività e appunto l’alimentazione, di cui sopra. La suddivisione è per ATS per quel che ci riguarda più da vicino le proposte laboratoriali dell’ATS n. 20 - Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a mare, Monte Urano - sono due: appunto Cucina e fattoria biologica, che ha come riferimento logistico il Centro di aggregazione giovanile “J Belong” di Sant’elpidio a Mare; Stili di vita ed eco sostenibilità, che ha come riferimento logistico il Centro di aggregazione giovanile “Icaro” di Monte Urano. Tutti e due i laboratori prevedono attività di studio e quindi fasi più teoriche a sperimentazioni e uscite sul territorio; il tutto viene finalizzato ad un prodotto e realizzazione pratica fatta dai partecipanti stessi: nel caso della cucina un prodotto o simile alimentare; nel caso degli stili di vita un video che sia una testimonianza di esperienze giovanili. Per quanto riguarda l’ecolaboratorio che si svolgerà a Sant’Elpdio a Mare c’è già un gruppo di circa 15 ragazzi pronti a pensare e ad impastrocchiarsi le mani (si inizia questa settimana); per il secondo sono invece ancora aperte le iscrizioni e l’Ambito sociale 20 ricorda che il suo scopo è particolarmente importante: aumentare le capacità di comunicazione e relazione tra le persone che vivono in uno stesso ambiente, ‘sfruttando’ l’energia e la creatività giovanile, tanto più che il prodotto finale dovrà essere un video da diffondere poi pubblicamente. Chiaramente a chi ha frequentato con costanza il laboratorio, verrà consegnato un importante Attestato. Affrettatevi dunque a chiedere informazioni: l’Ambito 20 è completamente a disposizione (tel. 0734/908320; email:ambito20@elpinet.it).

mercoledì 19 ottobre 2011

UN GIRASOLE PER CRESCERE. Verso la scadenza del bando di Servizio Civile Volontario

Il girasole è un gran mistero di bellezza e di natura, con quel suo volgere al sole, quietarsi e risplendere in un giro pieno di energia e vitalità. Ma c'è anche un altro Girasole, come quello nel Comune di Sant’Elpidio a Mare, uno spazio e un luogo fisico dove di energia e vitalità se ne trova tanta e anche più e dove il mistero della bellezza è data dall’incontro di persone; per essere più chiari è un centro socio educativo riabilitativo (Cser in sigla) per disabili e come viene descritto dai responsabili è “un luogo di vita e di lavoro, un ambiente bello (spazi, arredi), aperto ed accogliente molto lontano dall'idea di luogo ‘di chiusura e stasi’ e di mondo nascosto e tutto concentrato all'interno delle mura.” Ne parliamo in vista della scadenza del Bando di Servizio Civile Volontario (in caso affrettarsi: entro il 21 di ottobre) e della opportunità di fare lì questa esperienza.Il Centro Girasole, continuando nella presentazione, “è sinonimo di Crescita, per tutti coloro che vi si incrociano, perché sperimenta, immagina e si apre a nuove possibilità attraverso programmazioni, laboratori creativi, abilitativi o di conoscenza emotiva, e poi animazioni e sinergie e scambi con il territorio.” Non è un luogo statico, quindi, come viene facile pensare, né è un luogo di separazione, tra chi è considerato ‘normale’ e chi invece ‘diversamente abile’ o ‘portatore di handicap’ o come si vogliano indicare Persone con altre caratteristiche psico-fisiche. Certo non è un luogo facile, è evidente; richiede agli operatori ed educatori competenze specifiche, impegno e forti energie, passione e volontà. Per un ragazzo e un giovane invece semplicemente desiderosi di fare una esperienza nuova e conoscere il mondo da un altro punto di vista non c’è bisogno di grandi abilità e specialità professionali; conta soprattutto una cosa: avere voglia di mettersi in gioco e non fermarsi davanti a paure o comodità istintive. Davvero il Servizio Civile, come recita lo slogan, può ‘cambiare la vita’ non perché si facciano cose trascendentali ma perché offre uno spazio privilegiato di formazione e di conoscenza; occorre però saper ascoltare e mettersi in moto.
Quest’anno dunque viene di nuovo offerta ai giovani interessati l’opportunità di svolgere un anno di Volontariato in Servizio Civile nel progetto Cortile amico; esso ha al centro le attività connesse con il Girasole, che per un volontario significa soprattutto socializzazione e aiuto nell’organizzazione dei lavori programmati, ma include anche altre azioni importanti, legate a necessità ed esigenze dei Servizi sociali, quali: sostegno all’attività di trasporto; aiuto agli educatori anche in attività di assistenza nel territorio o nei percorsi di inserimento al lavoro o in percorsi formativi; supporto per i contatti e le azioni di coinvolgimento delle famiglie di persone disabili o a ridotta autonomia; attività di prossimità, intese qui soprattutto come alcuni possibili interventi domiciliari o comunque nel territorio comunale verso persone (disabili, ma anche anziani o minori) o famiglie con difficoltà: si tratta anche di azioni semplici ma certamente utili quali: compagnia; distribuzione farmaci, alimentari o altre necessità; accompagnamento presso servizi o per commissioni necessarie (spese, ritiro pensioni, etc); sollievo per le famiglie che hanno propri cari con disabilità o difficoltà e che a volte necessitano di un aiuto di presenza, di accompagnamento o anche di partecipazione a spazi per favorire, come si dice, l’integrazione sociale di tutti. Insomma di cose faticose ma belle ce ne sono tante e se c’è chi ha curiosità di conoscere questo progetto è bene informarsi e subito; sul sito del comune www.santelpidioamare.it sono pubblicati moduli, contenuto, riferimenti e modalità per presentare la domanda. In caso leggere con cura e poi… correre in Comune, magari volgendosi al sole!

lunedì 17 ottobre 2011

“CRESCI TU, CRESCE LORO”. Un anno di servizio civile nei centri giovanili

Mary è giovane quasi come i ragazzi che deve seguire, ma ha già fatto scelte importanti per la sua vita. Lo scorso anno ha fatto anche domanda per svolgere l’anno di servizio civile volontario ed ora eccola qua che traccia un bilancio a metà della sua nuova esperienza. “Sono contenta, non lo dico così per dire, ma penso che ho imparato qualcosa di nuovo e questo credo sia molto importante”, dice, rivedendo indietro i primi giorni di ingresso, la formazione, la conoscenza degli altri coetanei e volontari e poi la destinazione quasi costante delle attività del suo servizio: supporto all’azione educativa presso il centro di aggregazione giovanile “Tela del ragno”, situato a Villa Baruchello, zona Marina Picena.“Che atmosfera hai trovato lì nel Cag?” “Combattiva, direi, nel senso che ci sono ragazzi adolescenti o quasi che in gruppo un po’ se la tirano e un po’ ti sfidano, ma poi presi singolarmente ti ascoltano più di quanto non sembri a prima vista…eppoi il tempo sta facendo la sua parte, gli educatori attualmente sono da considerarsi ‘nuovi’, al più qualche mese di servizio, ma sono bravi e con entusiasmo, cosa molto importante, e vedi che la fiducia e l’ascolto cresce con il tempo..pensa un po’ che c’è stata prima dell’estate anche la pulizia collettiva di Villa Baruchello!”. “La cosa più bella è certamente quella di scoprire nuove cose di te, come a dire vieni messo alla prova e senti che ti arricchisci. Io ad esempio mi sono scoperta con una pazienza che non mi aspettavo..davvero, quando ti senti investita di responsabilità (tanta o poco non importa, ma un ragazzo coglie i tuoi segnali: quando ci parli, quando lo assisti nei compiti, quando lo rimproveri, quando lo ‘scuoti’..), come si dice, ‘addrizzi le orecchie’ per capire cosa meglio riesci a dare e cosa serve..si, si, questa è una bella cosa, poi certamente ci sono anche aspetti che magari ti danno fastidio, vedi ‘sti ragazzetti a volte davvero un po’ insolenti, magari capisci che dietro ci sono difficoltà di vario tipo..alla fine ogni giorno è buono per costruire… ‘cresci tu, cresce loro’, per dirla anche a mò di dialetto”. “Senti, e con gli altri tuoi ‘colleghi’?” “Benissimo, guarda, ci siamo conosciuti e mantenuti in contatto, anche se non ci si vede nell’ambito delle attività perché ciascuno segue la sua..Abbiamo creato un nostro ‘segreto’ gruppo facebook e ci è servita molto la fase di formazione iniziale..ci ha fatto conoscere e ci ha unito, sicuramente, ed ora ci si ritrova non per il servizio ma al di fuori di esso e per voglia di stare insieme.” “Per il futuro?” “Se ci fosse un’altra possibilità del genere la sottoscriverei subito… purtroppo non è così, ma non è proprio possibile pensare di dare una qualche continuità?” Chissà, ce lo auguriamo, in Trentino ad esempio stanno sperimentando da quest’anno il ‘sei mesi dopo’, appunto la possibilità di dare continuità per alcuni progetti...vedremo, sarà difficile ma intanto è bello percepire che si sono generate emozioni semplici e autentiche di appartenenza a questa esperienza e alle sue attività. E’ un bel messaggio per tutti e speriamo, anzi crediamo, che continui sino alla fine..e magari oltre.

BOLIDI IN PARTENZA. Si avvicina la scadenza per il Servizio Civile

Rombano ogni giorno e attraversano tutte le strade: sono i pulmini gialli, vocianti e sgommanti, che trasportano alunni piccoli e grandi delle scuole dell’obbligo. Una immagine e un luogo familiari, un pezzo di vita per migliaia di elpidiensi, ormai anche non più piccoli. “Che cosa è il servizio civile?”. “E’ il servizio sui pulmini”, è ormai quasi un classico. In realtà non è proprio così: il servizio civile volontario - non scordiamoci quest’ultima parola, che sta diventando piuttosto desueta nella pratica - è prima di tutto un tempo di formazione, cioè una opportunità di crescita e mutamento per tutti quelli che ne sono coinvolti (principalmente i giovani, ma non solo loro).Poi ovviamente ci sono le attività, le cose pratiche e più visibili, e quindi i nostri pulmini. Ma non solo loro: il Comune di Porto Sant’Elpidio incentra le sue attività in più servizi e opportunità. Parliamo del progetto BOLIDI IN PARTENZA, che prevede la possibilità di accogliere 8 giovani volontari, dislocandoli sul territorio, con attività prevalenti ben esplicitate nel progetto. Il comun denominatore è però certamente la relazione educativa, che per il volontario è vissuta in modo doppio: essere accompagnato e tutorato da chi è già esperto e lavora in quei servizi e nello stesso tempo accompagnare e avere cura dei minori. Ci si può appunto orientare per stare sui pulmini, in allegria ma non troppo, perché si richiede appunto molta cura e tensione emotiva per badare a pargoli che per natura non sono proprio immobili; oppure ci si mette totalmente in gioco nel prendersi di cura di minori frequentanti le scuole dell’obbligo con difficoltà di apprendimento o anche difficoltà relazionali, seguendoli a scuola e/o a casa (tecnicamente si parla di ‘Bes - bisogni educativi speciali’); o ancora ci si inserisce nelle attività di orientamento ed informazione del PAT – punto di accoglienza territoriale, snodo importante per i mille bisogni sociali della città; e continuando: ci si può ritrovare ‘vigilantes’ ma intesi come animatori/accompagnatori dei bambini per favorire la permanenza del tempo pieno scolastico, custodendo alcune fasi extracurriculari (orario d’ingresso, orario d’uscita, assistenza nell’orario dei pasti); ci si culla nell’asilo nido, ovviamente non retrocedendo in anni (e maturità) ma al contrario supportando l’azione materna e animativa delle educatrici; ci si può divertire e crescere insieme ai ragazzi frequentanti i centri di aggregazione giovanili di Villa Baruchello (Tela del ragno) e della parrocchia Santa Madre di Dio (Alta tensione); ci si può sbizzarrire in creatività nella realizzazione delle colonie estive per bambini. Insomma si sviluppano molte cose e in sedi diverse e autonome tra loro; occorre quindi anche saper scegliere le attività in base alle proprie motivazioni e caratteristiche.I motori dunque rombano, si incrociano i genitori presso le fermato nel gesto importante di affidare i loro figli, le porte cominciano ad aprirsi…che aspettate a salire sopra? Affrettatevi a portare le domande e tutta la documentazione richiesta in Comune entro la mattina del giorno 21 ottobre; il viaggio comincia da lì.

giovedì 13 ottobre 2011

NON SI VIVE DI RICORDI… MA DI CACAO. Una golosa proposta dell'associazione Fonte di Mare

Chi Ha visto il film Chocolat di qualche anno addietro è facilmente rimasto ammaliato dalla grazia e bellezza di un’attrice come Juliette Binoche e soprattutto dalla magica ed aurea mescolanza di prodotti bruniti, ricavati da un oggetto ormai sacro come il cacao, prodotti capaci di appagare e trasformare animi e desideri, prima ancora che gusto e piacere fisici. Grazia e incantamento potrebbero facilmente ripetersi partecipando ad Eurochocolate a Perugia, manifestazione giunta alla piena maturità (candelina dei diciotto anni) ma che ‘non intende vivere di soli ricordi’, come recita lo slogan di questa edizione. Si rinnovano così i piaceri, le delizie, i giochi e le animazioni, le visite e mostre storico-culturali, la musica e i divertimenti e su tutti il misterioso flirt con questo prodotto.E’ quindi una bella opportunità quella che propone l’associazione di quartiere “Fonte di Mare” per domenica 16 ottobre, organizzando un pullman in partenza da Porto Sant’Elpidio, con ritrovo alle 7.30 presso Agip di Fonte di Mare e rientro previsto per le 21.00. Il programma si muove tra delizie e interessi storici, con visita mattutina alla Fabbrica del cioccolato e passeggio pomeridiano lungo le meravigliose vie del centro, ricolme di arte storica e di arte culinaria, appunto sotto forma delle più svariate forme di manicaretti golosità e dolciarie. E’ un modo peraltro per fare aggregazione comune ed infatti l’invito è rivolto ai soci, ma chiunque ovviamente può sottoscrivere la tessera e conoscere tra l’altro i vantaggi che offre, tipo convenzioni con esercizi commerciali e diritto a partecipare a tutte le attività promosse dall’associazione. Sono invitate le famiglie, adulti e bambini (per loro il costo è ridotto). Per informarsi: Santandrea Marco 0734-900038 e Nucci Gianluca 0734-993052….Affrettatevi e buona digestione!!

giovedì 29 settembre 2011

MEMORIE ELPIDIENSI. Torna il concorso "F. Valentini"

La memoria è un filo indissolubile ed ha il pregio di generare identità; è un filo carsico, quasi sotterraneo, fondamentale per l’individuo come per la collettività. Ogni azione di visibilità ne è un potenziale benefico nutrimento e quindi va coltivato per quanto è possibile. A Porto Sant’Elpidio vi è una specifica manifestazione ‘in memoria’: il trofeo istituito già dal 1988 e intitolato prima a Maurizio Marozzi e poi in connubio a Mariano Martellini, due giovani vite e storie di calciatori perdute troppo troppo presto ai loro affetti, nel volgere di pochi anni ed in identiche circostanze. Ad esso via via si sono agganciati altri spazi di memoria, al tempo stesso storie e storia di Porto Sant’Elpidio; vicende umane quotidiane e ‘normali’, ma cariche di forza morale, di vitalità, di dignità, di speranze.Piccoli esempi, insomma, ma con il sapore della passione civile, che è il vero balsamo per educare i più giovani. Lo sport, il giornalismo, il volontariato divengono allora, anche per le loro caratteristiche, terreni privilegiati dove esprimere tali sentimenti e virtù. Con piacere torniamo dunque ad uno di questi spazi, che abbiamo già trattato nel blog. E’ il concorso giornalistico “Francesco Valentini” (c’è anche il premio, quest’anno vincitore Marco Civoli, giornalista Rai), che da otto anni premia i migliori articoli di giovani e anche giovanissimi studenti delle scuole medie superiori e inferiori, articoli che devono avere per tema il volontariato e lo sport. “L’importante non è come colpisci, ma come riesci a resistere ai colpi e, se finisci a tappeto, come trovi la forza di rialzarti”: Rocky Balboa, alias Sylvester Stallone, lo grida nei suoi film, ma la frase viene ripresa anche da Ylenia Fenzi, la giovane studentessa liceale vincitrice dell’edizione 2010, che ha raccontato e cadenzato le fasi e le emozioni di un incontro tra giovani boxeur, svoltosi a Civitanova Marche:”..Zampaloni è ancora attivo…l’avversario non attutisce i colpi..a terra, nessuna reazione…la folla applaude…l’allenatore abbraccia il vincitore…è una vittoria meritata!..”. E così anche Ylenia si è meritata il premio sotto forma di borsa di studio, con i suoi tre articoli, due in tema di sport e uno di volontariato. Quest’anno saranno richiesti due elaborati, uno in tema di sport e uno di volontariato. Potranno partecipare studenti delle scuole medie inferiori e superiori dell’intera Provincia di Fermo. Al vincitore va una borsa di studio di 400 euro. Tutte le indicazioni tecniche sono contenute nel regolamento, che si può richiedere all’Informagiovani o scaricare dal sito http://www.elpinet.it/comunicazione.aspx. Attenzione: la data di scadenza è il 7 ottobre e per partecipare e inviare gli articoli occorre prima accreditarsi e iscriversi presso l’Informagiovani. Aspettiamo le vostre storie… Affrettatevi!

lunedì 26 settembre 2011

Memoria e arte. In ricordo di Bruno Rosettani

A 20 anni dalla scomparsa dell’elpidiense Bruno Rosettani, interprete di famose canzoni come ‘Una casetta in Canadà’ e ‘Carissimo Pinocchio ’, la famiglia in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Porto Sant’Elpidio ha pensato a un modo per ricordare l’artista e concittadino, così venerdì 30 settembre ore 21.30 presso il Teatro delle Api si terrà un concerto di beneficenza con la partecipazione della jazzista Danila Satragno e l’Elektricacoustik Trio. Bruno Rosettani, nato nel quartiere “corva” di Porto Sant’Elpidio, esordisce sul palco della “Fontanella”, cantando con l’orchestra di “Gigetto”, molto nota in quegli anni. Trasferitosi a Milano frequenta il giro degli artisti di Galleria del Corso e si esibisce al “Gran Caffè Berardo” di Piazza Colonna a Roma. E’ un’artista caratterizzato da uno “swing” con stile moderno, ritmato e brillante che lo rende conosciuto e amato dal grande pubblico. Il 27 Gennaio 1955 Bruno partecipa al ‘V Festival di San Remo’, il primo ad essere trasmesso in tv e il 26 ottobre Bruno Rosettani e Mirosa Blengio, del Duo Blengio, si uniscono in matrimonio con una singolare cerimonia che susciterà molto scalpore nelle cronache di allora. Non tralascia qualche serata nella sua amata terra, le Marche, e ritorna alla “Fontanella” di Porto Sant’Elpidio, dove i suoi concittadini lo attendono sempre con affetto. Il successo lo porta ad esibirsi a New York, in Canada, in Spagna, Portogallo e Jugoslavia. Con il Duo Blengio vive i momenti più significativi della sua carriera; numerosissimi sono i brani che incide per la Durium. I suoi più grandi successi rimangono ‘Eufemia’, ‘Una casetta in Canadà’, ‘Stupidella’, ‘Ehi Joe’,‘Carissimo Pinocchio’. Le canzoni che ama di più sono però ‘Batti batti ciabattino’ e ‘Tu sei del mio paese’, scelte con la nostalgia e l’amore per la sua terra marchigiana sempre nel cuore.
Proprio il forte attaccamento alla terra marchigiana e la volontà di condurre una vita tranquilla vicino alla famiglia lo inducono a trasferirsi, nel 1969, a Civitanova Marche, dove inizia a lavorare nel settore calzaturiero fino alla sua scomparsa, il 14 ottobre 1991. Nel foyer del teatro verrà allestita una mostra che ripercorre la carriera canora di Bruno Rosettani. L’incasso del biglietto, 15 euro, sarà devoluto a sostegno delle attività della ‘Cittadella del Sole’ di P.S.Elpidio.(M.Mannucci)

venerdì 9 settembre 2011

QUANDO L'EUROPA CI APPASSIONA. Ritorno dallo Scambio giovanile in Francia

Accogliamo con piacere il breve ma intenso racconto dei ragazzi che hanno partecipato allo scambio giovanile in Francia e in specifico nella regione della Nromandia…parole che mettono voglia di ripartire. Pensateci, dunque, visto che è ancora aperta la possibilità per partecipare allo scambio giovanile in Spagna e Portogallo, di cui potete leggere un paio di post precedenti.

“Esperienza fantastica!!! (in tenda un pò fredda forse!), ma che consiglio vivamente a tutti i giovani come me... Un occasione unica per conoscerci rompendo le barriere tra gli stati Europei, riscoprendo infine che ognuno pur nella sua diversità (attitudini differenti), riesce comunque a comunicare le sue passioni e il suo modo di essere. Lo scambio si apre dunque in condizioni eguali e paritarie per ognuno dei partecipanti (ad esempio, eravamo vincolati a parlare la lingua inglese se volevamo essere capiti dagli altri) e ciò "costringe", nel senso positivo, ogni individuo ad esprimersi al meglio con qualsiasi mezzo!In un'esperienza del genere si mette in gioco la propria persona a 360 gradi, e si misura la sua volontà di intraprendere, di aprirsi e di gettarsi in un mondo nuovo. Con la durata dello scambio si ha tutto il tempo per approfondire amicizie, confrontarsi ma soprattutto divertirsi!! Sono state molteplici le visite ai luoghi più importanti della Normandia, le escursioni come la canoa o le arrampicate sugli alberi, e i workshop, il vero motore vitale dello scambio, dove ognuno metteva in gioco le sue attitudini, chi con la danza (hip hop) XDXD, chi con la pittura (graffiti), alcuni con la fotografia, altri con il laboratorio rap lituano, altri ancora con le percussioni... Insomma le attività erano molte, a tal punto da riempire a pieno la giornata a partire dall'"energizer", temuto da tutti coloro che vivevano la notte proprio per il suo orario precocemente mattutino. Insomma non fatevi intimorire dalla tenda, se cercate un esperienza diversa dalla ripetitività quotidiana, se amate divertirvi e stare in compagnia di persone nuove questo è il genere di vacanza che fa per voi!!!”

VOCI IN CAMPO. Rassegna di incontri e dialoghi al femminile

La rassegna itinerante Non a voce sola, ideata e curata da Oriana Salvucci e iniziata il 7 luglio a Macerata, si è aperta a Porto Sant’Elpidio ieri, 8 settembre, all’interno della suggestiva Villa Baruchello. Alle ore 21,30, dopo l’introduzione della rassegna da parte di Oriana Salvucci e dell’Assessore Annalinda Pasquali, è seguita la riproduzione del film “Lo spazio bianco” della regista Francesca Comencini. “Protagoniste prima di tutto le donne” ci dice la curatrice Salvucci e di fatti Lo spazio bianco è un film con un alto contenuto “femminile” vista la predominante tematica della maternità, che l’attrice, una splendida Margherita Buy, affronta da sola con timori e dubbi.Il 9 settembre alle ore 21, insieme alla regista e scrittrice Francesca Comencini, l’attrice e autrice teatrale Roberta Biagiarelli introdurrà parlando del corpo a teatro, poi sarà la volta di Matteo Antonini, autore di un apprezzato cortometraggio che aprirà l’evento.L’Assessore Annalinda Pasquali si dice soddisfatta dell’iniziativa: “La rassegna apre gli appuntamenti culturali di settembre nella nostra città, che partecipa con un nutrito numero di iniziative. I linguaggi scelti sono il cinema, la scrittura e il teatro al fine di indagare lo spazio privato, quello familiare, quello pubblico e quello sociale. A supporto dell’organizzazione c’è l’associazionismo culturale locale e, nell’occasione della proiezione del film Lo spazio bianco, la Petite Maison, associazione nata da un anno a Porto Sant’Elpidio”. (M.Mannucci)

giovedì 25 agosto 2011

Scambio itinerante tra Spagna e Portogallo


Tra Oviedo e Oporto dal 29 settembre al 7 ottobre. Una grande occasione di fare una nuova esperienza in Europa e di scambiare conoscenze e competenze con altri giovani provenienti dai diversi angoli del continente.
"Sem Fronteiras" il titolo della scambio - organizzato da Asociacion Cultural Youropia cui potranno partecipare 6 giovani (tra i 18 e i 25 anni) provenienti dal nostro territorio. Ci saranno due differenti argomenti dello scambio: la possibilità di comunicare tra genti provenienti da paesi differenti anche senza conoscere una lingua comune; il riciclare creando nuovi materiali e creare riciclando.
Quella dello scambio itinerante in due differenti paesi è una rarità e merita di essere apprezzata dai ragazzi e partecipata da essi. E' una occasione importante di apprendimento ed una esperienza dalla quale tutti coloro che partecipano, tornano entusiasti e vogliosi di avere nuove occasioni. Sbrigatevi dunque a inviare la vostra adesione all'Informagiovani, ai riferimenti che trovate in questo blog.

mercoledì 27 luglio 2011

ECCO I PROTAGONISTI. Verso la Festa dei Centri di aggregazione /2

Ci siamo. Si perdono e calano ormai le note delle prove mentre si schiariscono le voci. I protagonisti della grande Festa d’estate dei Cag hanno ormai scelto e definito i brani e anche l’organizzazione della serata assume un volto definitivo. Dalle 18.00 di giovedì 28, alla Rotonda di Porto Sant’Elpidio, sotto la guida di Annalisa, ragazza partecipe nel Cag di Cascinare e ormai una veterana in fatto di conduzioni di eventi giovanili, si alterneranno i vari rapper e band fino al concerto serale di Federico D’Annunzio e del suo gruppo. Potremo dunque conoscere e lasciarci coinvolgere via via nella musica di: TAG POET (nome d’arte di Youness ), di ZACCA (nome d’arte di Simone), di SMC (sigla di Sahbi), di PSG Connection e di STYLO (alias Luca Verdinelli), tutti giovani ispirati all’hip hop e sue declinazioni ed interpretazioni. Tra le 18 e le 20 si consumerà dunque il momento del rap locale e a seguire si attaccherà con le giovani band, variando dal rock tradizionale all’heavy metal al blues: ci saranno nell’ordine: i WALKING ‘BLUES; i PANIC WAVE (chitarra, basso, batteria, voce); i SATURDAY MONKEYS (chitarra e voce, basso, batteria); i CHARRO ELECTRA (chitarra, batteria, basso, voce, tastiere). Alcuni dei protagonisti hanno anche propri prodotti; quindi potremo ascoltare brani originali e personali alternati a cover più classiche e di accompagnamento. La passione li accomuna tutti e il pubblico saprà di certo apprezzarne le qualità. A chiudere la serata, intorno alle 22.00, il concerto di KIKO, alias Federico D’Annunzio, rocker locale già con un proprio album alle spalle (“Sogni tra i capelli” - Record Company/Azzurra Music - anno di pubblicazione 2007), e il suo gruppo OFFICINE KOLAFREESHOP. Ecco come si presentano: Federico: voce, chitarra (scordata), pianola a tracolla, "strimpellatore de canzonette. Ogni tanto se le scrive e se la canta"; Stefano: "Chitarra elettrificata con lo spettro di Bon Jovi sodomizzato da due giamaicani incazzati."; Manuele: "Bassiere ex testimone di Geova con il poster di Tracy Lords in camera"; Francesco: "Batteriere di indiscusso talento che non disdegna le serate di liscio anche a cifre molto ragionevoli, e volendo anche col server"… ed ora tutti pronti a saltare!

DAL CAG AL PALCO: STORIE DI GIOVANI MUSICISTI. Verso la Festa dei Centri di aggregazione /1

Da Donatella e Mirko, educatori del Centro di Aggregazione “I Belong” di Sant’Elpidio a Mare, riceviamo questi due piccoli grumi di storie, che lambiscono passioni ed emozioni sempre molto ardenti, specie quando si tratta di musica. Sono estratti di interviste che, nelle intenzioni del Coordinamento e delle equipe dei CAG dell’Ambito sociale 20, dovrebbero andare a costruire prossimamente raccolte di esperienze e di informazioni di utilità, a mò di guide orientative; già in previsione ci sono quelle relative all’utilizzo del Sistema delle Sale prove dell’Ambito 20 e al censimento delle band musicali nate o comunque gravitanti nel circuito dei Cag. Tornando alle piccole storie il focus cade qui su due dei gruppi che suoneranno domani sera alla Festa d’Estate dei Centri di aggregazione e che quindi potremo vedere direttamente impegnati con suoni e strumenti domani sera alla Rotonda intorno alle ore 20.00, mentre dalle 18.00 si esibiranno invece i giovani rapper locali.
“Siamo i CHARRO ELECTRA, un gruppo musicale nato storicamente dentro il Cag I belong. La nostra ‘profondissima’ voce è quella di Ivan Karkaroff (Torretti all’anagrafe), alla chitarra c’è Massimiliano Olivieri in arte Stones, al basso Stefano Carletti, alle batterie Jacopo Rossi detto Japo, un jolly d’altri tempi essendo anche versatile come chitarrista, e infine alle tastiere c’è Pierpaolo Chiurchiù. Il nome lo abbiamo scelto ispirandoci al nickname di un amico e compagno di molte avventure, anch’egli da sempre partecipe alle attività del Cag. Cosa cerchiamo o cosa vogliamo? Beh anzitutto voglia di libertà, anzi di evasione, ci sentiamo in conflitto con una realtà che è tutta un media, sempre uguale e soprattutto che ti vuole uguale, senza apprezzare le passioni individuali e differenziate. Forse vogliamo semplicemente divertirci e dire ciò che proviamo e pensiamo… comunicare insomma. Per noi il Cag è stata una scoperta, un metterci in gioco; la sala prove poi è stato il luogo della nostra vocazione musicale, ci siamo davvero attaccati, è una parte di noi.. Come tante giovani band ci piacciono diversi generi: folk, reggae, ska, rock, magari rivisitati in chiave elettrica. Nostre cover preferenziali: negrita e litfiba…Futuro? Vogliamo incontrare e raggiungere le persone con le nostre canzoni, abbandonando via via le cover. Abbiamo già fatto un passo in avanti: lo scorso 8 giugno è uscito un Demo che contiene tre tracce storiche dei Charro; questo ci ha reso ancora più uniti e forti.”
“Siamo i PANIC WAVE, una bella e numerosa band composta da: Alessandro El Hamri al basso (16anni), alle chitarre Andrea Massetti (16anni) e Jacopo Rossi (19anni), alla voce Eric Battista (20anni) e Lorenzo Petrini (18anni), alla batteria Stefano Ruolini (15 anni). Il gruppo nasce nel 2010, ci accomuna la passione per l’heavy metal-metal core, e il nostro nome richiama espressamente questo stile e questo modo di vivere e amare la musica. Suoniamo insieme proprio per questo: l’impatto del suono duro, diretto e arrabbiato è una sensazione davvero magica..e poi non dimentichiamo che siamo venuti qui al Cag I Belong senza conoscerci tutti e via via, ritrovandoci ogni giorno a provare, ci siamo detti: perché non fare gruppo e suonare insieme? Eccoci qua, dunque, grazie anche a I Belong e alle sue attività.”

SPERIAMO CHE.. FACCIA COMODO. I nuovi orizzonti degli ITS a Porto Sant’Elpidio

“Ai miei tempi mi avrebbe fatto comodo”: e oggi? Oggi forse ancor di più. Ed è una speranza, bella e non troppo segreta, quella che si può cogliere nella battuta-esortazione di Cleto Sagripanti, neo-eletto presidente dell’Associazione Nazionale Calzaturieri Italiani. Siamo andati ad ascoltare ed aggiornarci al seminario “SARAI DEI NOSTRI? Le calzature e un futuro ad alto livello”, che avevamo già annunciato qui sul blog. L’orientamento è oggi una dimensione un po’ complicata, con le mille informazioni e intrecci di percorsi che girano e soprattutto con il futuro visto sotto nubi minacciosi. Ogni nuovo segnale e soprattutto ogni nuova informazione davvero utile e capace di generare ricerca possono fare la differenza. Ora dunque si avvia un nuovo canale nel sistema dell’istruzione e formazione: quello degli ITS - Istituti Tecnici Superiori. Sono indirizzi curriculari di durata biennale, rivolti a ragazzi con diploma di scuola superiore, che permettono di conseguire un diploma di specializzazione tecnica superiore riferito alle aree tecnologiche, considerate prioritarie dagli indirizzi nazionali. Nelle Marche saranno operativi dal settembre 2011 sei percorsi di tre ITS: Istituto per l’efficienza energetica di Fabriano; Istituto per le nuove tecnologie per il made in Italy di Recanati; infine Istituto per le nuove tecnologie per il made in Italy di Porto Sant’Elpidio e che è inerente il sistema moda e calzature. Venendo appunto al nostro territorio - gli ITS nascono proprio come figli del territorio, cioè legati alle sue caratteristiche e alla sua identità - sono previsti due corsi: uno presso l’Istituto Industriale Montani di Fermo, che mirerà a formare una figura professionale per l’innovazione tecnologica e organizzativa dei processi di produzione, mirando a specializzare gli allievi nella scelta delle materie prime e del controllo della qualità; il secondo presso l’Istituto Corridoni di Civitanova Marche, mirato a formare una figura professionale per il retail e marcket intelligence e quindi a specializzare gli allievi in promozione, commercializzazione adeguata alla competizione del mercato globale e tecnologie web-oriented. I posti disponibili sono 20 a corso, iscrizioni entro il 30 settembre e selezioni il 5 ottobre; inizio dei corsi il 24 ottobre, per complessive 1800 ore in quattro semestri e 800 ore di stage. Il marchio-doc lo mettono direttamente le aziende: Manas, Loriblu, Safe way, Ciao Bimbi, Bruè, London, R.D.B., Falc e Giano, che concorrono direttamente al tutoraggio e alle docenze dei corsi. La Fondazione ITS è comunque espressione di una compartecipazione tra pubblico e privato, comprendendo da una parte Comune di Porto Sant’Elpidio, le Università delle Marche, gli Istituti Superiori, e dall’altra Anci servizi, Confindustria locale e regionale e propri aderenti.
L’incontro è stato ad alto livello, in sintonia con il titolo, con la presenza di tutti i livelli di responsabilità istituzionale (Ministero, Regione, Provincia e Comune), sociale (il pedagogista e docente universitario Bertagna, il responsabile nazionale dell’Associazione genitori D. Guarnieri) e professionale (appunto i privati coinvolti, a cominciare dal presidente Sagripanti, da Confindustria, Scam e le varie aziende). “Speriamo che, come accadeva quindici anni fa, crescano i nostri collaboratori e dipendenti e che, via via che acquisiscono e affinano le competenze, possano poi riuscire ad avviare percorsi individuali e di successo”: così il presidente Sagripanti ed è una speranza che accomuna tutti.

martedì 26 luglio 2011

JACUMI' E IL RICORDO DI UN'ARTISTA

La compagnia teatrale “Sipario Aperto” presenta mercoledì 27 luglio alle ore 21,30 presso Piazza Garibaldi, Porto Sant’Elpidio, la commedia dialettale “Jacumì lu mattu virbu”, l’ultima scritta da Federica Patrignani. La commedia non rappresenta la classica storia tragicomica di tradimento tra marito e moglie; è più di tutto una storia vista dagli occhi di un finto tonto, Jacumì, tonto al punto di innamorarsi di un cane di stoffa, ma che poi si rivelerà il risolutore di una situazione ingarbugliata all’interno delle vicende narrate. Federica Patrignani, membro attivo nella compagnia sin dagli inizi, è stata dapprima attrice e poi commediografa, fino alla sua scomparsa qualche mese fa.La compagnia ha deciso di ricordarla portando in scena la sua commedia prima a Porto San Giorgio, il 27 a Porto Sant’Elpidio ed il 3 agosto a Monte Urano. La numerosa successione di date è la conferma che “Sipario Aperto”, attivo sin dal 1984, continua la sua attività con entusiasmo, così come ha sempre voluto il suo presidente, Filippo Martellini, che ora è divenuto anche coordinatore ed organizzatore. Martellini ha sempre tenuto il gruppo unito in questi lunghi anni, e spera di poter continuare ancora per molti, sempre con le commedie dialettali poiché “il dialetto – ci dice lui stesso – è stato richiesto dal pubblico nel corso degli anni”. Il prossimo appuntamento a Porto Sant’Elpidio sarà il 30 luglio a Villa Murri con lo sketch “Lu ruffià de Pacì”, già presentato al Teatro dell’Aquila a Fermo. Gli interpreti di “Jacumì lu mattu virbu” sono: Serena Vesprini, Tiziana Paniconi, Tonino Marinangeli, Laura Clementi, Marcella Cipolletti, Lido Chimpanzé e Belgrano Burattini. Fernanda Fidani vestirà il ruolo di suggeritrice, mentre Massimo Biancucci condurrà la serata. La compagnia ringrazia i tecnici Juri Marozzini, Luigi Mandolesi e Filippo Bronzi. (Marina Mannucci)

lunedì 25 luglio 2011

MUSICA, MAESTRO! I CAG IN FESTA

Tutto pronto ormai per la FESTA D’ESTATE dei Centri di Aggregazione Giovanile dell’Ambito sociale 20, fissata per giovedì 28 luglio. Sarà una Festa a base di musica ma senza dimenticare lo stile di accoglienza e il fine educativo che accompagna ogni iniziativa dei CAG. Si prevede una serata lunga e appassionante che si avvierà dalle 18.00, alla Rotonda di Porto Sant’Elpidio, Lungomare zona Centro; si esibiranno prima cinque rapper e poi quattro band musicali, tutti giovani e accomunati dall’esser nati dentro o comunque aver partecipato o fruito delle attività dei Cag stessi. Poi alle 21.30 scatterà l’esibizione del rocker locale Kiko (alias Federico D’Annunzio) e del suo gruppo Officine KolaFreeShop.L’iniziativa segna, come di consueto, la conclusione annuale delle attività dei CAG, in vista della riapertura ‘scolastica’ di settembre e marca il legame stretto tra questo tipo di servizi, i giovani e la musica; infatti tra le azioni in itinere c’è la mappatura delle giovani band o solisti musicali afferenti il giro dei Centri giovanili - censiti già oltre venti gruppi - e poi la valorizzazione del circuito delle Sale prove musicali dell’Ambito 20. Su questi aspetti verrà in seguito realizzata una specifica attività di informazione e promozione, per far conoscere esperienze ed opportunità offerte dai CAG ai giovani appassionati di musica e, in tal modo, rafforzare la crescita di relazioni educative significative. La Festa è un evento aperto ai giovani e a tutta la cittadinanza. Sarà curato un aperitivo a cura del Circolo Equo & Bio, associazione che unisce il gusto per la cucina naturale ai temi dell’incontro e dell’accoglienza sociale. Sostengono l’iniziativa anche alcune aziende locali, tutte di Monte Urano: Primitempi Calzaturificio; Picenum Trans; Società di distribuzione Gas e servizi.

martedì 19 luglio 2011

TRA TERRA E CIELO. Giovani, sport e nuove emozioni

Lucia, responsabile del Centro Informagiovani del Comune di Sant’Elpidio a Mare, ci fa e invia un piccolo resoconto finale sugli “Off-limits”, gli sport al centro di un ciclo di incontri e nei cui dintorni avevamo anche noi volato ricordando in particolare l’intervento di Achille Cesarano. “Si é concluso la settimana scorsa il ciclo di incontri sugli sport alternativi presenti sul nostro territorio organizzato dal Comune di Sant'Elpidio a Mare. Gli incontri hanno visto partecipare esperti e responsabili di enti sportivi specializzati nelle seguenti discipline: escursionismo e sciescursionismo, arrampicata sportiva, volo da diporto sportivo, subacquea ricreativa, carpfishing e paracadutismo. Sono intervenuti sportivi e maestri delle discipline appartenenti al CAI di Amandola e di Fabriano, all'aeroclub “Aquila del Fermano, all'associazione “Mondo Sommerso” di Fermo e “Fly zone Fermo”.Ad ogni incontro gli intervenuti hanno raccontato la loro disciplina utilizzando del materiale audio-video e mostrando dal vivo le modalità di utilizzo delle attrezzature specifiche. Agli incontri hanno partecipato con curiosità i ragazzi dei centri d'aggregazione giovanili del territorio di Sant'Elpidio a Mare, i quali hanno potuto scoprire realtà territoriali vicine di cui ignoravano l'esistenza. Ma la scoperta più importante che hanno fatto sta nella fruibilità delle suddette discipline, spesso considerate d'élite o comunque per pochi fortunati talenti. Il ciclo di incontri si é concluso con un'uscita organizzata all'aviosuperficie del fermano, presso la quale i ragazzi hanno avuto la possibilità di assistere direttamente ad una lezione di paracadutismo di un grupo di allievi che successivamente si sono lanciati dall'aereo. Dopo il lancio i ragazzi sono saliti sullo stesso aereo per usufruire di un'eccitante volo turistico sulla costa e sulle colline del fermano. Inoltre l'iniziativa ha consentito di allargare la rete di contatti e collaborazioni tra i CAG e la nostra realtà territoriale, offrendo ai ragazzi l'opportunità di poter partecipare ad uscite guidate in montagna e a percorsi speleologici, di provare l'esperienza dell'immersione e dell'arrampicata su parete.” Noi aggiungiamo solo che tanta è stata l’ebbrezza e la gioia del volo che la nostra Lucia ci ha perso anche i sensi!

mercoledì 13 luglio 2011

TELABEACHCIAMOCI! Dalla Villa alla spiaggia: la nuova vita del Centro giovanile

L’ombrellone al ragazzino: yes, very well! It’s very nice…la sedia a sdraio: placcato! E ora…palla in meta! Strane voci si odono e accavallano in certi punti del nostro litorale, più precisamente nella zona nord del lungomare cittadino, di fianco alla piattaforma polifunzionale. E’ lo spazio di La Tela del Ragno Beach, ovvero l'attività estiva dei Centri di Aggregazione Giovanile di Porto Sant'Elpidio. Chiuso il torneo di calcetto - ah proposito, premiati i padroni di casa di Alta Tensione e comunque centrati gli obiettivi dello star bene insieme - dal 27 giugno gli educatori hanno in parte dislocato e “a d’è jti jo lu mare”. Martedì, mercoledì e venerdì dalle 16 alle 18,30, ci dice Silvia, una delle educatrici, “ci troverete alle prese con gruppetti di ragazzini - preadolescenti e adolescenti, tra gli 11 e i 18 anni – in abiti più spigliati e adeguati alla libertà del luogo, ma sempre accorti, impegnati e intenzionalmente educativi”.Non ci si sbraca, insomma, in spiaggia, ma ad esempio, continua ancora Silvia, “si impara l’inglese, con corso ad hoc per i ragazzi oppure ci si addestra per un’ora buona a rugby, grazie alla disponibilità del capitano della squadra locale. Esercizi, scatti, regole e stili: il rugby come scuola di vita (“Non è forte colui che non cade mai, ma colui che cadendo si rialza sempre” W. Goethe).” Ne abbiamo già parlato in questo blog proprio nei primi post e con interviste dirette; per chi ha voglia di approfondire può quindi scalare agli inizi di psereport.blogspot.com e poi magari può aggiungersi anche questi ulteriori consigli. Inglese, rugby, poi gli immancabili calci al pallone: è in arrivo anche il torneo marino dei ragazzi del Cag. E, aggiunge Marco, altro educatore, “ballano altre idee sportive da qui al 29 luglio, giorno di chiusura: basket, bici, podistica…e poi anche una serata dj ed un corso di educazione stradale. Strano? No, è un’arena di gioco ed educazione, uniti e inscindibili, come d’inverno.” A proposito: lunedì e giovedì non si fa il bagno libero, al contrario c’è la scuola del Cag: si rimane a Villa Baruchello, sede ordinaria, per continuare, con i ragazzi più piccoli il sostegno all’apprendimento didattico.. bravi, bravi davvero nell’impegno, con un occhio magari al clima vacanziero.
Alla Tela Beach partecipano una quindicina e oltre di ‘fedelissimi’ ma altri ragazzi, piccoli o grandi, si aggiungono ogni giorno spontaneamente in loco. A volte si fa rete con il passaparola e comunque qualunque adolescente o minore è benvenuto, anzi l’invito è più che aperto e diffuso: Telabeachciatevi!! Basta presentarsi negli orari previsti da Silvia e Marco e se poi uno vuole può aggregarsi pure con i tenaci dei compiti… no, forse questo è troppo!

lunedì 11 luglio 2011

SARAI DEI NOSTRI? Un seminario sulla nuova scuola

Una nuova direzione e un nuovo futuro: e che sia la volta buona, si augurano molti in cuor loro. Si parla della scuola, un tempo assai restia e refrattaria ai cambiamenti, poi dagli anni novanta in poi terreno politico preferenziale di riforme, controriforme, rivoluzioni e restaurazioni. Recente è anche il riordino degli Istituti Tecnici Superiori: l’obiettivo dichiarato è unire innovazione e territorio, metodologie e lavoro di gruppo. Occhio dunque alle novità locali per tutti i nostri giovani e una delle primizie è certamente rappresentata dai corsi dell’Alta formazione post-diploma in ambito calzaturiero, che si inseriscono nel solco del suddetto riordino e sono promossi dalla Fondazione ITS, formata insieme da pubblico e privato, da un lato quindi il sistema dell’istruzione pubblica e dall’altro le imprese. Lunedì 18 luglio, alle 17.00 presso Villa Baruchello, un apposito incontro chiarirà alle famiglie, agli studenti, alle organizzazioni scolastiche e imprenditoriali il senso e l’operatività di questa iniziativa.“SARAI DEI NOSTRI?” non è un solo un appello ‘marketing’, come si dice, volto a far breccia nelle menti e nei cuori dei giovani, ma è anche un invito a scoprire o ricostruire una identità precisa del territorio elpidiense intorno al suo prodotto per eccellenza: le calzature. Ecco dunque per il prossimo autunno la possibilità, per giovani studenti diplomati, di due corsi fortemente professionalizzanti: TECNICO SUPERIORE PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA ED ORGANIZZATIVA DEI PROCESSI DI PRODUZIONE - Sede Fermo. Info: www.istitutomontani.it - tel 0734.622632; TECNICO SUPERIORE RETAIL E MARKET INTELLIGENCE - Sede Civitanova Marche. Info: www.itccorridoni.it - tel 0733.890156.
La qualità del corso e il valore aggiunto dovrebbero essere garantiti dalla ‘fusione’ delle due componenti - pubblico e privato - che costituiranno il corpo organizzativo e didattico, favorendo e mirando così la didattica sul campo, l’applicazione laboratoriale, gli stage, i tirocini, per una reali integrazione tra istruzione, formazione e lavoro. Nel seminario intervengono figure di alta responsabilità del Ministero, della Regione, del mondo dell’impresa: tra esse, Valentina Aprea, Giuseppe Bertagna, Marco Luchetti, Cleto Sagripanti. Modera Annalinda Pasquali, assessore comunale all’istruzione e alle politiche giovanili. Informazioni per ora su itsmodacalzature ma contiamo di tornare presto in tema.

giovedì 7 luglio 2011

FORZA VENITE RAGAZZI! Invito agli Scambi giovanili in Francia

Sull’eco di un musical sempreverde, fresco e giovanile, viene lanciato un piccolo appello: Forza venite ragazzi… Il musical in questione - "Forza venite gente" - forse ha anche altre assonanze più sotterranee: la ritmicità, la creatività, l’allegra speranza e il messaggio di essenzialità, il tutto ispirato alla vita straordinaria di Francesco di Assisi. L’appello di queste righe, più prosaicamente, viene dai Centri giovanili dell’Ambito sociale XX, e si rivolge a ragazzi, tra i 15 e i 20 anni, preferibilmente ma non esclusivamente residenti nei tre Comuni - P.S.Elpidio, S.ElpidioM. e M.Urano - interessati a poter vivere una piccola avventura, magari proprio con quei caratteri di ritmicità, creatività, allegria, serenità ed essenzialità. Di cosa si tratta? Presto detto. L’iniziativa – come sottolinea il coordinamento dei CAG dell’Ambito XX - rientra nelle attività finanziate dall’Unione Europea per favorire una nuova cultura della cittadinanza attiva fra i giovani europei, giocata anche sulla condivisione e lo scambio di esperienza. Si chiama Programma Gioventù e dentro di esso un intervento specifico è quello degli Scambi giovanili, incontri a tema tra giovani coetanei di almeno tre paesi comunitari. In questo caso si partirà per la Francia, nella zona sud della Normandia per la precisione, dentro un bosco-parco naturale, tra silenzi e multilingue, in tende e sacco a pelo, ingegnati alle arti di strada: graffiti, danze, teatro, e via dicendo. L’iniziativa è sostenuta in particolare dal Comune di Sant’Elpidio a Mare e dalla Cooperativa Nuovaricerca.Agenziares e Clelia, pedagogista appunto di Nuovaricerca, che ha partecipato in Francia alla riunione di preparazione, ci ricorda che “ci saranno appositi momenti di ‘energizer’ (spazi e giochi di carica e ricarica), espressioni artistiche di gruppo già preparate e spontanee, divisioni di responsabilità di campo, riflessione di gruppo, avventure naturalistiche, come probabilmente la canoa, il tutto nell’intento di poter celebrare la bellezza di un incontro.” “Ed il gioco e la creatività - aggiunge Lucia, che sarà l’educatrice che accompagnerà il gruppetto locale – saranno l’elemento chiave e fortemente educativo per la riuscita dell’esperienza.”
I costi della partecipazione sono estremamente vantaggiosi perché coperti per la maggior parte dalla Comunità europea. Chi è interessato può partecipare giovedì 14 luglio alle ore 17.00 presso il Centro di aggregazione I Belong di Sant’Elpidio a Mare ad una riunione che spiega tutta l’organizzazione e i contenuti. Per informazioni e contatti: 0734/903512; 0734/858494; 339.8389920…forza, allora, venite ragazzi!

martedì 5 luglio 2011

STUZZICA CORPORA MENTE. Dietro le quinte del Libraio dei Centri socio-educativi

Li avevamo lasciati lì, dietro le quinte del Teatro delle Api, a scaldare corpo e anima e a giocare in prova con le palline, cosa che piace molto a Cristiana, una dei 47 ragazzi e adulti dei Centri socio educativi La cittadella del sole e La Serra che hanno recitato il loro spettacolo “Il libraio di Selinunte”. “Non si tratta di un lavoro adattato sulle potenzialità dei diversamente abili - ci tiene a sottolineare la regista Roberta Fonzato - a tutti gli effetti loro sono veri attori, che hanno creato il copione, le scenografie, gli oggetti di scena e hanno contribuito ad un processo artistico armonico di grande professionalità.” Brividi ed emozioni, dunque, e talenti, laddove questa parola non è usata per caso: fa il paio con il metodo (teatro dell’oppresso) cui si ispira la regista, che si incentra sulla presa di coscienza di sé stessi, o con l’idea forte del teatro come ‘esplorazione di significati profondi’, come ebbe a dire un super-autore come Grotowski.Bando ai grandi nomi e ai paroloni rimane l’entusiasmo e il fatto di “un’esperienza davvero unica - come sottolinea la coordinatrice dei due centri Mariella Antognozzi -, con un numero così alto di ragazzi coinvolti e con problemi neuro-psico-fisici così diversi tra di loro… tutti però si sono mostrati propositivi e anzi alcuni che tendevano solitamente ad isolarsi sono riusciti a mettersi in gioco e ad esprimere sé stessi, è stata una splendida sorpresa”. Bene, anzi benissimo… e dopo? Quando cala il sipario e le luci sfiocano i colori delle emozioni? Forse non c’è un dopo, ma c’è un ferreo tirocinio a tu per tu con il presente, con il passo su passo di ogni giorno. Lo comprendiamo dalle parole di Stefania, responsabile della Cittadella del sole, e dal breve diario-letter del Centro, Lo stuzzicamente, che esce come secondo numero proprio in questi giorni e che tutti sono invitati a leggere e ascoltare. Nel primo Stefania presentava la sua realtà ri-creatrice (di bigiotteria, di appuntamenti e soprattutto di autenticità) ed in questo secondo, con identico stile, ecco appunto Il Libraio e il suo percorso, e poi le uscite, il territorio, le poesie, le magiche doppie interviste.
Aspettiamo al varco i nuovi eventi e certamente all’orizzonte ci sarà ancora teatro: “Non abbiamo fatto il solito saggio – conclude Stefania -. Tutto è stato fatto con assoluta professionalità.” Per chi ha la mente un pochino stuzzicata, ci si può dilettare ad approfondire tali temi con:
n. 1. la Cittadella, che è ben lieta di confrontarsi sulla propria esperienza;
n. 2. gruppi storici del tdo, quali: Giolli; Casaperlapace; collettivo Krila;
n. 3. esperienze intriganti della diversità: l’associazione Teatro Aenigma di Cartoceto (PU), che produce la rivista Teatri della diversità; l’Accademia della Follia di Claudio Misculin, che affonda le radici nell’insegnamento di Franco Basaglia e nel suo esergo ‘Da vicino nessuno è normale’.

lunedì 4 luglio 2011

UNA IMPRONTA CI SALVERA'

“E’ ora di contarsi e cominciare a camminare”: queste parole sono di un sindaco di un piccolo comune lombardo, Domenico Finiguerra, che ha avuto però una sua notorietà nei media (la trasmissione Report, ad esempio) per la realizzazione di buone prassi di gestione del territorio. Ma le stesse parole sono prese in prestito e auspicio in un breve scritto di Giuliana, giovane studentessa locale, appassionata di temi e di ambiente, utilizzato peraltro proprio in un incontro-confronto aperto ai cittadini qui a Porto Sant’Elpidio con lo stesso Finiguerra, qualche settimana addietro.
Ne riprendiamo volentieri alcuni stralci e input perché - chi può negarlo? – “ambiente” è ormai una parola passe-partout, incessantemente attuale, per capire cosa ci sta accadendo e mantiene comunque desta una sensazione semplice e leggera, pienamente infantile ma insostituibile: la filiazione alla Terra.Sensazione che forse è anche una intima necessità. Dunque, ricorda, Giuliana, “abbiamo scelto come simbolo della nostra iniziativa un'impronta, che richiama l'impronta ecologica, un metodo di misurazione adottato dal WWF che indica quanto territorio biologicamente produttivo viene utilizzato da un individuo, una famiglia, una città, una regione, un paese o dall'intera umanità per produrre le risorse che consuma e per assorbire i rifiuti che genera. Se tutti gli esseri umani avessero un'impronta ecologica pari a quella degli abitanti dei paesi "sviluppati" non basterebbe l'attuale pianeta per sostenerla: nel 2050 ce ne vorrebbero due di pianeti, se continuerà l’attuale ritmo di consumo di acqua, suolo fertile, risorse forestali, specie animali.” Dunque una lieve impronta indica un livello di guardia: citando Finiguerra “è già alle spalle il primo ‘giorno del sorpasso’ (31 dicembre 1986), momento, cioè, in cui le risorse annuali prodotte dal pianeta non sono più sufficienti a coprire il fabbisogno ordinario dei propri dimoranti e quindi si comincia ad intaccare il capitale accumulato; nel 2008 ciò è avvenuto il 23 settembre… forse è il caso di rallentare.”
“Ecco perché - prosegue Giuliana – esperienze come quelle di Domenico Finiguerra a Cassinetta di Lugagnano sono indispensabili e da conoscere. Non tanto o non solo per la cosa in sé ma per il suo valore di guida e indirizzo. La campagna “Stop al Consumo di Territorio” ha sancito una scelta netta ma niente affatto scontata: l’approvazione di un Piano di governo del territorio a crescita zero, un piano, cioè, senza previsioni di crescita dell’insediamento, che quindi punta a mantenere intatto il proprio territorio agricolo ed elimina cessioni per fare agevolmente cassa; in tempi di vacche magre non è scelta facile e nemmeno diffusa.” E ci intriga anche il richiamo al metodo, che sembra risultare il vero elemento di differenza; un metodo, come va di moda dire, ‘partecipativo’, ma non solo; spiega Giuliana che ”accanto alle assemblee pubbliche e al confronto aperto, strumenti indispensabili, si sono innescate e agganciate ricerche e analisi e strategie differenziate e concrete di risposta al bisogno abitativo attraverso: recupero di edifici; riconversione di aree produttive incompatibili; quote di edilizia sia convenzionata sia a canone sociale; completamento di previsioni vigenti; saturazione delle aree già edificate. Di fatto si è agito e inciso per un obiettivo di bene comune: non consumare altro suolo.”
Accogliamo dunque con interesse queste informazioni e riflessioni, soprattutto osservando la quantità di esperienze correnti che si susseguono e che certamente più di una domanda o riflessione ce la pongono. Di fatto ogni giorno l’Ambiente è questione centrale: basti pensare ai referendum, a Napoli e alle sue crisi, alla Val di Susa, e via dicendo. Senza allargarci a discorsi sin troppo complessi, ci fermiamo un po’ ascolto e ringraziamo Giuliana per l’input ad approfondire alcune esperienze fattive, magari con radici comuni ma rami autonomi e diversificati, come appunto quelle dei Comuni Virtuosi (tra cui Cassinetta di Lugagnano), quella delle Città in Transizione e quella dei Borghi FuturiBorghi Futuri; alcune anche esperienze vicine territorialmente e comunque una piccola ma utile cartografia del ‘bene territorio’… E ora possiamo iniziare a camminare!

martedì 28 giugno 2011

VOLARE CON LE OCHE. Storie e sogni nella rassegna Off Limits

A volte ritornano. Magari con sfumature diverse ma danno sempre piacere. Le fiabe, ad esempio, con quell’alone di magia sognatrice; o le storie, spesso vocali ed orali, piene di fascino per l’impasto di forze vitali, di educazione e di speranze. Vengono queste piccole e lievi sensazioni raccogliendo le prime riflessioni di Lucia, responsabile dell’Informagiovani di Sant’Elpidio a Mare, in merito alla rassegna Off limits, iniziativa sugli sport alternativi aperta in particolare ai giovani afferenti ai servizi giovanili dell’Ambito Sociale XX e che ha chiuso la sua prima fase di attività.“Certo la presenza non è stata particolarmente numerosa, comunque non disprezzabile… un gruppetto fisso e fedele di dieci/dodici unità e fatto curioso, ma non troppo, trattasi in maggior parte di ragazzi di origine straniera… comunque sia c’è stata grande attenzione e ascolto e ammirazione per le abilità e le esperienze vissute.. insomma direi una bella partecipazione ‘di cuore’ e incentivante”. Gli incontri hanno via via trattato: escursionismo, arrampicata sportiva, volo da diporto sportivo, subacquea ricreativa, paracadutismo, carfishing, speleologia, insomma nomi qua e là sentiti ma certo non i più comuni, un po’ esotici. “Sport alternativi ma non snobistici né soprattutto impossibili - dice ancora Lucia, che ha coordinato l’iniziativa dislocata su più centri di aggregazione giovanile -, anzi il senso è stato proprio l’inverso: far conoscere e avvicinare concretamente a nuove pratiche. Mostrare tecniche e strumenti, allestire piccole prove adattabili, visionare filmati di esibizioni e avventure, raccontare e dialogare: insomma tutto questo cocktail è stato un conversare d’apprendimento e ha reso gli incontri una specie di testimonianza, cioè piccole storie edificanti e da emulare…” Eh già storie, anzi quasi fiabe, come si diceva in avvio, come quella dell’Achille, giovane trentenne marchigiano ed esperto di deltaplano a motore, che sin da bambino si è messo in testa di volare e di farlo insieme agli uccelli! Sul suo sito http://www.achillecesarano.com possiamo meglio comprendere il fascino delle sue avventure, con gabbiani, oche e cicogne, allevate ed educate al volo, fino al viverne in compagnia i cicli naturali e sapienziali delle migrazioni. Chiusa una fase, dicevamo, ma Lucia invita a tener d’occhio possibili nuovi appuntamenti, che diventeranno anche più direttamente messe in prova. Uno è già fissato: il 7 luglio presso il campo di volo di San Marco alle paludi si assisterà ad una lezione teorico-pratica e all’aperto in tema di paracadutismo e volo da diporto.. e se qualcuno volesse provare a sé stante l’ebbrezza del volo c’è possibilità e a prezzi molto convenienti. Più avanti invece si dovrebbe organizzare una uscita escursionistica con il gruppo speleologico del Cai di Fabriano nei cunicoli delle Grotte di Frasassi, anch’esso intervenuto in “Off Limits”. Per qualsiasi informazioni: 3398389920

mercoledì 22 giugno 2011

Torneo di calcetto. INTERCAG, DOVE I SOGNI NON SONO PROIBITI

Sotto gli auspici del gol più bello della storia: certo, sì, una bella forzatura di fantasia, ma non guasta. Salutiamo così l’imminente realizzazione del torneo InterCAG di calcetto, ore 18.00 del 23 e 24 giugno, quarta edizione, la sfida calcistica promossa dai Centri di Aggregazione Giovanile dell’Ambito sociale XX e quindi dei Comuni di Porto Sant’Elpidio, Monte Urano e Sant’Elpidio a Mare. ”Una iniziativa per nutrire entusiasmo ma anche per stare bene in salute”, ci spiega Eros Paradisi, educatore e responsabile del Cag Alta tensione, situato negli spazi della Chiesa del Sacro Cuore a Porto sant’Elpidio, dove materialmente si svolgeranno gli incontri. “L’organizzazione è molto semplice. Gli educatori dei Cag coinvolgono e quindi selezionano otto squadre di giovani e giovanissimi, che si sfidano all’antica: partita secca ed ingresso per le finali, fino all’ambita premiazione.” Le scarpette già rumoreggiano e le reti si sfilacciono presso il campetto addossato alla Parrocchia, ma si montano e si attrezzano anche appositi spazi per una accoglienza semplice e gustosa: quelli per un buon panino e una salsiccia arrostita e per una sana e dissetante bevanda alla frutta, direttamente centrifugata dagli educatori dei Centri giovanili. “E’ un messaggio pure simbolico - si sottolinea da parte degli operatori -: uno spot a favore di un bere sano e consapevole e in piacevole compagnia. E’ sano l’entusiasmo, è sana la passione agonistica, ma è anche sano il saper stare insieme e divertirsi: questo per noi è davvero importante”. Il torneo si preannuncia combattuto: quest’anno le squadre saranno composte da ragazzi dai 12 ai 18 anni, con al massimo due fuoriquota under 21 (nelle edizioni precedenti c’era stato un po’ troppo dislivello tra alcune squadre) e sono state invitate anche squadre ‘straniere’, come ad esempio una rappresentativa del Cag di Porto San Giorgio. Un grazie va, da parte del coordinamento Cag, a due aziende territoriali, la Giemme Sport di Ponzano di Fermo, zona Capparuccia, specializzata in articoli sportivi, e la CS Sport, di Sant’Elpidio a Mare, specializzata in calzature sportive, sensibili all’iniziativa e con un fattivo sostegno per la sua riuscita.
Ah, dicevamo, del gol più bello: giusto 25 anni fa, 22 giugno 1986, Maradona ‘Pibe de oro’ folleggiava, barcollante (così lo definì un cronista inglese) sul prato di Città del Messico, dalla metà campo sino all’area avversaria (quella dell’Inghilterra) e fin sotto le gambe del portiere, immalinconito e irritato sino al punto da prendere a pugni il prato. Il gol più bello magari solo perché visibile e immortalato dalla tv, certo però quella danza magica e le carezze a fil d’erba hanno riscattato nell’intimo il sogno di ogni bambino - e non solo - che si avvicina ad un campetto di calcio: segnare proprio così. Per questo lo prendiamo come un auspicio di anniversario: dare volto ai sogni dei più giovani, magari piccoli, magari anche qui a Porto Sant’Elpidio, magari non solo nel calcio.
Per tutte le informazioni sul torneo e dintorni: 0734/877062 - cag.altatensione@gmail.com