venerdì 18 novembre 2011

MONDO MANGA. Una due giorni a San Benedetto del Tronto

Moltissimi li leggono. Tanti li adorano. Per molti ragazzi sono diventati una parte importante della loro vita, compagni dei momenti piacevoli e anche di quelli tristi. Parliamo dei manga, i fumetti a storie giapponesi, anche se la parola indica per la verità il fumetto in generale per gli abitanti del Sol Levante. Cogliamo l’occasione per segnalare una iniziativa in tema della Provincia di Ascoli per questo fine settimana: Piceno Nihon Manga, evento in due giorni - 18 e 19 novembre - dedicato alla cultura ed alle tradizioni Nipponiche ed al Manga, con attività convegnistiche, laboratoriali e proiezioni video, il cui programma e svolgimento può essere consultato anche sull’apposita pagina facebook. Abbiamo raccolto allora alcune brevi riflessioni di Elisa, operatrice dei servizi giovanili del Comune di Sant’Elpidio a Mare, esperta e molto appassionata di quest’arte comunicativa, a mo’ di piccolo invito a partecipare all’iniziativa ma anche e soprattutto come un possibile aggancio ad approfondire tali argomenti e passioni dalle nostre parti. “Per fare un po’ di storia - non è un puntiglio da professore, ma è utile a volte sapere le origini dei fatti - occorre ricordare che i manga fanno il loro ingresso nel periodo Edo, ovvero intorno al 1600, quando iniziarono a comparire sulle pareti dei templi come delle “vignette” atte a rappresentare scene con soggetti religiosi. Poi col tempo questi “graffiti” vennero riportati su tavolette di legno facilmente trasportabili per renderle note al popolo. La cosa importante da dire però è che essi sono tutt’oggi una vera forma di comunicazione letteraria in Giappone, considerata di alto livello e volta ad un pubblico adulto e bambino. Non sono considerati inferiori a film e libri.”
“Il fumetto giapponese parla di tutto e si rivolge a tutti, ma con criterio. Infatti ci sono generi e stili, come nella letteratura. Ecco una varietà per orientarsi:
● Kodomo: stile minimalista e stilizzato, senza troppi fronzoli; adatto per un pubblico di bambini;
● Shojo: manga per ragazze. Parla di amore, sentimenti e problemi adolescenziali. Lo stile è raffinato e ricco di decorazioni; adatto per un pubblico femminile.
● Maho Shojo: sempre manga per ragazze ma possiedono elementi magici;
● Shonen: per un pubblico maschile. Lo stile del disegno è sporco.
● Seinen: è adatto per un pubblico adulto e maschile. Tratta di argomenti seri e psicologici;
● Hentai: per un pubblico adulto. Si tratta di opere a sfondo pornografico e la trama è minimalista per lasciare spazio all'esplicito. Sono vietati ai minori di 18 anni;
● Ecchi: sono opere a sfondo erotico e sono vietati ai minori di 14 anni, quindi consigliati ad un pubblico maturo.
Ripeto: è importante capire anzitutto il valore popolare, davvero diffuso, del manga e la sua capacità di costruire una identità collettiva attraverso il racconto di storie disegnate, storie semplici o complesse ma certo di valore creativo e artistico.”
“E poi ci sono le astruserie, per noi. Il manga giapponese si legge al contrario rispetto al fumetto occidentale, cioè dall'ultima pagina alla prima, con la rilegatura a destra e le pagine “libere” a sinistra del lettore. Anche le vignette si leggono al contrario, ovvero da destra verso sinistra, dall'alto verso il basso. A differenza dei fumetti occidentali, i protagonisti dei manga, hanno un inizio ed una fine. Il personaggio appare sin dal primo volume, “vive” la sua vicenda e, al termine della serie del manga (quelli di successo possono protrarsi per diversi anni), esce di scena e non “interpreterà” altre avventure. Spesso il successo di un manga si ritroverà poi con una trasposizione più o meno fedele sotto forma di anime, che per gli occidentali sono i classici cartoni animati.”
“Ci si può infine incasinare tra manga, manhwa (i fumetti coreani) e manhua (i fumetti cinesi); che è come dire fumetto italiano, europeo o americano. Ma fermiamoci al Sol Levante e soprattutto chi ha voglia e passione si faccia sentire: il manga è un amico che fa trovare amici.”

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