lunedì 17 ottobre 2011

“CRESCI TU, CRESCE LORO”. Un anno di servizio civile nei centri giovanili

Mary è giovane quasi come i ragazzi che deve seguire, ma ha già fatto scelte importanti per la sua vita. Lo scorso anno ha fatto anche domanda per svolgere l’anno di servizio civile volontario ed ora eccola qua che traccia un bilancio a metà della sua nuova esperienza. “Sono contenta, non lo dico così per dire, ma penso che ho imparato qualcosa di nuovo e questo credo sia molto importante”, dice, rivedendo indietro i primi giorni di ingresso, la formazione, la conoscenza degli altri coetanei e volontari e poi la destinazione quasi costante delle attività del suo servizio: supporto all’azione educativa presso il centro di aggregazione giovanile “Tela del ragno”, situato a Villa Baruchello, zona Marina Picena.“Che atmosfera hai trovato lì nel Cag?” “Combattiva, direi, nel senso che ci sono ragazzi adolescenti o quasi che in gruppo un po’ se la tirano e un po’ ti sfidano, ma poi presi singolarmente ti ascoltano più di quanto non sembri a prima vista…eppoi il tempo sta facendo la sua parte, gli educatori attualmente sono da considerarsi ‘nuovi’, al più qualche mese di servizio, ma sono bravi e con entusiasmo, cosa molto importante, e vedi che la fiducia e l’ascolto cresce con il tempo..pensa un po’ che c’è stata prima dell’estate anche la pulizia collettiva di Villa Baruchello!”. “La cosa più bella è certamente quella di scoprire nuove cose di te, come a dire vieni messo alla prova e senti che ti arricchisci. Io ad esempio mi sono scoperta con una pazienza che non mi aspettavo..davvero, quando ti senti investita di responsabilità (tanta o poco non importa, ma un ragazzo coglie i tuoi segnali: quando ci parli, quando lo assisti nei compiti, quando lo rimproveri, quando lo ‘scuoti’..), come si dice, ‘addrizzi le orecchie’ per capire cosa meglio riesci a dare e cosa serve..si, si, questa è una bella cosa, poi certamente ci sono anche aspetti che magari ti danno fastidio, vedi ‘sti ragazzetti a volte davvero un po’ insolenti, magari capisci che dietro ci sono difficoltà di vario tipo..alla fine ogni giorno è buono per costruire… ‘cresci tu, cresce loro’, per dirla anche a mò di dialetto”. “Senti, e con gli altri tuoi ‘colleghi’?” “Benissimo, guarda, ci siamo conosciuti e mantenuti in contatto, anche se non ci si vede nell’ambito delle attività perché ciascuno segue la sua..Abbiamo creato un nostro ‘segreto’ gruppo facebook e ci è servita molto la fase di formazione iniziale..ci ha fatto conoscere e ci ha unito, sicuramente, ed ora ci si ritrova non per il servizio ma al di fuori di esso e per voglia di stare insieme.” “Per il futuro?” “Se ci fosse un’altra possibilità del genere la sottoscriverei subito… purtroppo non è così, ma non è proprio possibile pensare di dare una qualche continuità?” Chissà, ce lo auguriamo, in Trentino ad esempio stanno sperimentando da quest’anno il ‘sei mesi dopo’, appunto la possibilità di dare continuità per alcuni progetti...vedremo, sarà difficile ma intanto è bello percepire che si sono generate emozioni semplici e autentiche di appartenenza a questa esperienza e alle sue attività. E’ un bel messaggio per tutti e speriamo, anzi crediamo, che continui sino alla fine..e magari oltre.

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