mercoledì 22 maggio 2013

LE NUOVE WORK EXPERIENCE. Studio, innovazione e ricerca

Occhio, per i giovani laureati è arrivato il momento delle borse di studio o work experience, come spesso sono state denominate. E’ uscito il nuovo bando della Provincia di Fermo, dopo quello nei mesi scorsi per progetti all’interno dei piccoli Comuni, mentre quello precedente presso aziende e luoghi di lavoro risale al 2011 e per il futuro si attendono le nuove linee guida del Fondo Sociale Europeo per il sestennio 2014-2020. Cogliamo al volo quindi questa opportunità, che ha anche una veste nuova: più selezione e più innovazione. Considerato il non facile momento in termini di risorse pubbliche e comunque facendo pure tesoro del trend e delle valutazioni dei bandi passati, la Provincia - Assessorato e Servizio Politiche del lavoro e formazione professionale ha inteso concentrare gli sforzi su un numero ridotto di borse in concessione e su una diversa organizzazione e finalità; si parla in sostanza di progetti di ricerca, da svolgersi in numero di 45 da parte di laureati inoccupati o disoccupati nelle imprese del territorio, con un coinvolgimento di enti di formazione o universitari a comprovare la qualità delle proposte e soprattutto concentrati su contenuti e linee di indirizzo ad alta innovazione: valorizzazione di nuovi prodotti; applicazioni tecnologiche e scientifiche per aumentare la produttività; strumenti e metodi per una diversa qualità organizzativa; nuove idee e strategie di comunicazione e di marketing; e via dicendo.
Possono partecipare giovani locali e residenti in Provincia, non occupati, con una laurea specialistica, magistrale o vecchio ordinamento, e che sia in qualche modo coerente all’impostazione delle proposte progettuali. Le borse di studio o i tirocini non risolvono la grana del lavoro ma certo possono costituire un piccolo passo o almeno di iniezione di fiducia, anche per il semplice fatto di mettersi in gioco o di interagire con un ambiente professionale. Fondamentale diventa la consapevolezza di ciascuno nelle proprie capacità e conoscenze e anche la spinta motivazionale; è questa infatti che può meglio guidare nella ricerca e scelta dei luoghi di lavori e individuare quelli più adeguati a far vivere con pienezza questa esperienza, che risulta tale se aiuta ad orientare e se è formativa, cioè permette di apprendere. I settori possono essere veramente tanti, come indicato nella presentazione alla stampa: moda e calzatura; tecnologie, comunicazione e informatica, nuove frontiere come l’ambiente, l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili; domotica, tecnologie meccaniche e meccatroniche; bioedilizia e biotecnologie; il Terziario avanzato, il turismo, il commercio e la cultura. Insomma c’è di tutto. Per stare ai numeri ai borsisti verranno corrisposti 750 euro lordi mensili per un anno a fronte di 25 ore di lavoro; la scadenza ultima per le domande è il 4 luglio, ma idee e ricerche vanno ovviamente avviate da subito.

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