Lo scorso anno un gruppo di ragazzi locali ha partecipato con grande entusiasmo ad uno scambio in Francia con coetanei francesi e di altri paesi europei, scambio reso possibile grazie all’attivazione della Cooperativa Nuovaricerca.Agenziares e dei suoi educatori. La cosa bella è che non è finita lì e può succedere anche questo, che volentieri raccogliamo con le parole di Clelia, pedagogista ed educatrice di servizi educativi.
“ENOI VENIAMO LO STESSO. Questo ci hanno detto i ragazzi francesi, dopo aver saputo che il nostro progetto per uno scambio multilaterale insieme (in cui l’Italia avrebbe dovuto ospitare ragazzi provenienti dalla Francia, dalla Spagna e dalla Lituania) non era stato finanziato. E noi cosa potevamo rispondere se non: “Vi accoglieremo a braccia aperte!!”?? Ma la storia è un po’ più lunga ed è iniziata poco meno di un anno fa, quando, per vie anche un po’ sorprendenti e grazie ad una serie di coincidenze (tipo che tutto il gruppo di ragazzi che doveva partire per uno scambio in Normandia s’è fatto rimandare a settembre e ha dovuto rinunciare al viaggio lasciando il posto a noi che siamo qui stasera, tipo che la Youth Leader in carica ha dovuto rinunciare all’ultimo momento…), ci siamo trovati a preparare lo zaino alla volta di Radou, Normandia (che non eravamo riusciti a trovare nemmeno su GoogleMaps!). Lì abbiamo passato 10 giorni insieme ai ragazzi francesi, austriaci e lituani e insieme abbiamo lavorato per realizzare uno spettacolo che fondesse le arti più diverse, dall’hip pop alle percussioni fatte con i bidoni di latta. Ma soprattutto abbiamo costruito relazioni ed amicizie, sperimentato affinità che superavano le fatiche linguistiche e le diverse abitudini, ci siamo anche scontrati ogni tanto, ma senza che questo intaccasse la voglia di star bene insieme e la bellezza di un’esperienza che ci ha cambiati un po’ tutti e ci ha riportati a casa con pensieri più aperti e un’energia nuova e vitale. Per questo non basterà certo un mancato finanziamento a far appassire entusiasmi e nuove amicizie e alcuni dei ragazzi francesi, insieme al loro Youth Leader, stanno facendo le valigie per arrivare qui e passare una settimana “chez nous” per scoprire i nostri servizi per gli adolescenti e i giovani, le nostre associazioni artistiche e per stare con noi e ricreare un po’ di quell’atmosfera magica che le esperienze europee hanno sempre. E noi ora siamo seduti davanti a una birra per organizzare per loro l’accoglienza migliore e una settimana da non dimenticare! Che poi a scrivere queste righe non sia stato uno dei ragazzi, ma io che li ho accompagnati in veste di Youth Leader non è secondario, perché la ricchezza di un’esperienza come uno scambio multilaterale non è solo ad uso dei ragazzi, ma anche degli adulti che con loro la condividono e che con loro e per loro la pensano e la organizzano. Perché l’incontro con l’altro può essere davvero la molla per scoprire un mondo nuovo, fuori dai confini di casa propria, ma anche dentro sé stessi. A tutte le età.
Nessun commento:
Posta un commento