mercoledì 6 aprile 2011

Come ti organizzo un blog


Dice wikipedia che il blog è "un sito internet, generalmente gestito da una persona o da un ente, in cui l'autore (blogger) pubblica più o meno periodicamente, come in una sorta di diarioonline, i propri pensieri, opinioni, riflessioni, considerazioni ed altro, assieme, eventualmente, ad altre tipologie di materiale elettronico come immagini o video".
Esso poi offre una serie di possibili gradi di interattività che consentono di aprire un dialogo con il lettore, il quale di solito ha la possibilità di esprimere commenti e valutazioni. Possiamo dire che tipicamente il blog è uno degli elementi che più di tutti caratterizza la dimensione 2.0 del web. Infatti, con 2.0 si definisce quella dimensione nella quale l'utente senza competenze di programmazione si è trasformato da semplice lettore di contenuti a produttore a tutti gli effetti. Per scrivere un blog non è necessaria alcuna competenza di programmazione: solo idee e contenuti da proporre e un po' di disponibilità a mettersi in gioco dentro un ambiente appositamente pensato per la redazione di blog. ...Molte le possibilità che si aprono di fronte a chi volesse iniziare a pubblicare un proprio blog. Proviamo a presentarne alcune. Anzitutto occorre scegliere l'ambiente nel quale andare a pubblicare il proprio blog; intendiamo il sito che offre la necessaria strumentazione per costruire il blog e al tempo stesso lo spazio su internet-server per ospitare i contenuti che si intende pubblicare. Ce ne sono moltissimi, e tra quelli più utilizzati possiamo citare: Blogger(che è quello sviluppato da Google); Wordpress; Splinder. La prima cosa da fare all'interno di ciascuno di questi è quella di registrarsi come utente e di scegliere il nome del proprio blog; la registrazione servirà per accedere al blog con lo scopo di "amministrarlo", mentre il nome sarà quello che compare nella riga di indirizzo nel web ed anche nella testata della pagina.
Una volta avviato il vostro blog potrete anzitutto amministrarlo, scegliendo una serie di caratteristiche, come ad esempio: colori e impostazione del tema grafico; caratteri di scrittura; impostazione della pagina; diritti di accesso al blog (se pubblico e quindi aperto a tutti, oppure solo ad utenti registrati); possibilità di mettere commenti; eventuali valutazioni da parte degli utenti; collegamento con i social network. Molte altre opzioni ancora. Esiste così un buon livello di personalizzazione con il quale possiamo rendere il nostro blog quanto più vicino possibile all'impostazione che desideriamo.



Poi giunge il momento di cominciare a pubblicare i nostri contenuti. Il motivo per il quale lo abbiamo creato. Solitamente abbiamo a disposizione un editor, che in maniera abbastanza semplificata ci permette di digitare il testo e di predisporre alcune formattazioni semplici. Uno strumento specifico ci consente di evidenziare parti di testo e linkarle ad altre risorse sul web. Importante poi capire che possiamo postare (il verbo che si utilizza nel web per indicare l'azione di pubblicare qualcosa o di inviare un contenuto) anche immagini, presentazioni, altri documenti, file audio e video. Ampissime dunque le possibilità a nostra disposizione per condividere contenuti con le persone che seppur distanti ci sono a cuore, oppure per condividere i nostri scritti con altri soggetti.

Per divenire dei bravi blogger si consiglia anzitutto di leggere con attenzione le guide che ciascuno dei siti che ospitano blog, mette a disposizione dei singoli blogger, senza dare troppo per scontate delle informazioni. Poi potete cercare istruzioni in rete che vi aiutino a creare il vostro blog perfetto. Ad esempio: come costruire un blog (presentazione in inglese); i blog e wordpress; breve introduzione ai blog... Oppure video su come creare un blog con wordpress, oppure come farlo con blogger. Basta solo mettersi a cercare.

Qui la presentazione dei risultati di una ricerca sull'uso di blog e social network in Italia.tà che consentono di aprire un dialogo con il lettore, il quale di solito ha la possibilità di esprimere commenti e valutazioni. Possiamo dire che tipicamente il blog è uno degli elementi che più di tutti caratterizza la dimensione 2.0 del web. Infatti, con 2.0 si definisce quella dimensione nella quale l'utente senza competenze di programmazione si è trasformato da semplice lettore di contenuti a produttore a tutti gli effetti. Per scrivere un blog non è necessaria alcuna competenza di programmazione: solo idee e contenuti da proporre e un po' di disponibilità a mettersi in gioco dentro un ambiente appositamente pensato per la redazione di blog.

Molte le possibilità che si aprono di fronte a chi volesse iniziare a pubblicare un proprio blog. Proviamo a presentarne alcune. Anzitutto occorre scegliere l'ambiente nel quale andare a pubblicare il proprio blog; intendiamo il sito che offre la necessaria strumentazione per costruire il blog e al tempo stesso lo spazio su internet-server per ospitare i contenuti che si intende pubblicare. Ce ne sono moltissimi, e tra quelli più utilizzati possiamo citare: Blogger (che è quello sviluppato da Google); Wordpress; Splinder. La prima cosa da fare all'interno di ciascuno di questi è quella di registrarsi come utente e di scegliere il nome del proprio blog; la registrazione servirà per accedere al blog con lo scopo di "amministrarlo", mentre il nome sarà quello che compare nella riga di indirizzo nel web ed anche nella testata della pagina.
Una volta avviato il vostro blog potrete anzitutto amministrarlo, scegliendo una serie di caratteristiche, come ad esempio: colori e impostazione del tema grafico; caratteri di scrittura; impostazione della pagina; diritti di accesso al blog (se pubblico e quindi aperto a tutti, oppure solo ad utenti registrati); possibilità di mettere commenti; eventuali valutazioni da parte degli utenti; collegamento con i social network. Molte altre opzioni ancora. Esiste così un buon livello di personalizzazione con il quale possiamo rendere il nostro blog quanto più vicino possibile all'impostazione che desideriamo.
Poi giunge il momento di cominciare a pubblicare i nostri contenuti. Il motivo per il quale lo abbiamo creato. Solitamente abbiamo a disposizione un editor, che in maniera abbastanza semplificata ci permette di digitare il testo e di predisporre alcune formattazioni semplici. Uno strumento specifico ci consente di evidenziare parti di testo e linkarle ad altre risorse sul web. Importante poi capire che possiamo postare (il verbo che si utilizza nel web per indicare l'azione di pubblicare qualcosa o di inviare un contenuto) anche immagini, presentazioni, altri documenti, file audio e video. Ampissime dunque le possibilità a nostra disposizione per condividere contenuti con le persone che seppur distanti ci sono a cuore, oppure per condividere i nostri scritti con altri soggetti.

Per divenire dei bravi blogger si consiglia anzitutto di leggere con attenzione le guide che ciascuno dei siti che ospitano blog, mette a disposizione dei singoli blogger, senza dare troppo per scontate delle informazioni. Poi potete cercare istruzioni in rete che vi aiutino a creare il vostro blog perfetto. Ad esempio: come costruire un blog (presentazione in inglese); i blog e wordpress; breve introduzione ai blog... Oppure video su come creare un blog con wordpress, oppure come farlo con blogger. Basta solo mettersi a cercare.

Qui la presentazione dei risultati di una ricerca sull'uso di blog e social network in Italia.

lunedì 4 aprile 2011

Social networks


Il 31 marzo abbiamo tenuto una nuova lezione del corso "L'Informazione Condivisa". Questa puntata ha dato la possibilità ai partecipanti di conoscere il mondo dei social network in maniera più approfondita di quanto avessero finora sospettato.
Siamo entrati a fondo nel mondo del web 2.0; una definizione vaga che serve per definire un modo differente di costruire e raccogliere i contenuti, ma che potremmo anche considerare una vera e propria nuova filosofia del web. Infatti nella prima versione del web, il mondo dei fruitori del world wide web si suddivideva con molta chiarezza in due categorie: coloro che producevano e pubblicavano i contenuti e coloro che li andavano a consultare.
...Il web 2.0 fa saltare questo confine e offre a tutti la possibilità di essere allo stesso tempo fruitori e produttori di contenuti. Pensiamo ad esempio a youtube, dove ciascuno può andare a vedere video caricati da altri utenti, o a sua volta caricare propri video; e ciascun social network funziona tanto meglio nella misura in cui gli utenti siano disposti anche a produrre e mettere in linea (uplodare).
Si tratta di un ribaltamento concettuale molto importante, che è stato un po' al centro della lezione. Gli allievi hanno così avuto modo di osservare recensioni di siti di interesse e poi di organizzare navigazioni e un personale accreditamento a questi siti. Ma proviamo a citarne alcuni, che offrono risorse davvero interessanti:
  • Twitter. Si tratta di un sn nel quale si lanciano nell'etere dei piccoli post di 140 caratteri (tweet, cinguettii). E' possibile fare ricercche delle informazioni, tramite parole chiave ed anche seguire determinati personaggi alla cui produzione si è particolarmente interessati o affezionati.
  • Delicious. Si tratta di un sn nel quale è possibile condividere i preferiti. Sì, esatto, si tratta di quei siti che memorizziamo nel nostro browser (il programma che utilizziamo per navigare nel web), perché ci sembrano interessanti e vogliamo tornarci rapidamente. La logica è che condividere ciò che appare interessante, consente di avere una sorta di guida ragionata dal basso, di tutto il web.
  • WolframAlpha. Un sito divertente e istruttivo che consiste in un motore di calcolo computazionale su tutti quegli argomenti che è possibile trovare dentro internet. Volete un confronto del PIL di Italia, Irlanda e Germania negli ultimi 8 anni? Desiderate conoscere le precipitazioni nevose sul fermano negli ultimi 10 anni? Tutte cose che con questo strumento è possibile realizzare.
  • Google Insight. Permette di fare statistiche sulle ricerche che vengono realizzate nella rete. Più esattamente permette di fare statistiche sulle ricerche fatte tramite il motore di ricerca Google, ma sapendo quanto la sua posizione sia dominante, segue che si tratti di un tratto molto signfiicativo. E' quindi interessante per vedere quante persone facciano ricerche che riguardano un particolare sito (il vostro sito?) o un particolare argoment, da dove provengono queste persone e a quali altre ricerche lo hanno associato.
  • Slide Share. Qui si condividono slides, lucidi, diapositive, presentazioni. Dovete predisporre una piccola ricerca scolastica con relativa presentazione? Qui potete trovare ispirazione, sia rispetto al modello da utilizzare, sia rispetto al modo di organizzare i contenuti e spesso anche direttamente rispetto al contenuto.
  • Linkedin. Uno dei tanti sn che servono per aiutare i percorsi di carriera, probabilmente il più famoso. Si mette in rete il proprio profilo professionale e di competenze. Le proprie attese. Ci si collega con altri soggetti interessanti; se si ha fortuna si viene contattati da un'azienda per candidarsi ad un posto di lavoro. Molte altre le utilità che si possono trovare all'interno di questo strumento. Tra i sn per la costruzione di carriera possiamo segnalare Xing.
  • Anobii. Anche questo un esempio. Un sn che si occupa di libri. Qui si socializzano le proprie letture e si scambiano opinioni sui libri letti e che si intende leggere. Molti anche in questo ambito i sn presenti: sul versante libri sn è forse il più diffuso.
  • Innocentive. Magari distante dalla nostra esperienza, però molto interessante per comprendere quanto siano grandi le potenzialità dei sn. Innocentive è finalizzato alla collaborazione per la soluzione di problemi; in particolare problemi di carattere scientifico. In sostanza si posta in rete un quesito e si prevede un termine entro il quale esso deve essere affrontato e risolto, dopodiché gli utenti si danno da fare per offrire soluzioni efficaci al quesito stesso.
  • Scribd. Qui c'è invece la possibilità di condividere materiali scritti di vario genere. Propri brani letterari, testi, appunti, ma anche presentazioni e insomma documenti di vario tipo.
  • Addictomatic. Un motore di ricerca che consente di aggregare informazioni rispetto ad una specifica parola chiave o argomento di nostro interesse. La particolarità è che le sue ricerche aggregazione le informazioni rispetto al contesto nel quale vengono trovate (foto su flickr, video su youtube, notizie sul New York Times, etc.).
Come si vede molte le possibilità. Spesso i siti più interessanti ci chiedono di conoscere un poco di inglese, ma il livello scolastico è sufficiente e poi se quello che volete frequentare è un social network e condividere è la vostra finalità, conoscere qualche lingua e l'inglese in particolare, appare indispensabile. Se volete rendervi conto di quante possibilità ci possano essere in rete, date un'occhiata a questo elenco nel quale sono riportati i 1.000 migliori siti web 2.0 della rete. Talmente tanti che l'elenco risulta inutile e dispersivo, ma lascia intendere quale sia l'enorme potenzialità a nostra disposizione.
In attesa della prossima puntata.

giovedì 31 marzo 2011

Perché il Premio giornalistico "F. Valentini?" /2

Pubblichiamo l'articolo con cui Stefano Senesi ha vinto il Premio nel 2007, un modo per apprezzarlo e una misura e un invito a partecipare.

Enzo Belletti: il presidente “de nuja” di Stefano Senesi

Porto Sant'Elpidio.Sono le ore 15 di uno dei quei pomeriggi d'inizio autunno, quelli in cui il caldo ancora si fa sentire.Seduto ai tavolini di un bar troviamo Enzo Belletti, conosciuto ai più come Fattì. Davanti a lui una granita all'arancia e la storica ed infaticabile radiolina.Il suo sguardo è fisso,lui immobile. Ogni ruga del suo volto,se interrogata,potrebbe ripetere a memoria le gloriose gesta del suo Porto Sant' Elpidio.Eh si, perchè lui di quella squadra era il presidente.E ricorda in modo eccezionale le vittorie, le sofferenze, i rigori sbagliati, i gol spettacolari, pali e traverse,i nomi dei suoi giocatori. Tutti loro in un modo o nell'altro devono dire grazie a Fattì,la cui maggiore risorsa non era la capacità di offrire sponsor miliardari,di far campare i propri atleti di rendita con i soldi guadagnati in un solo anno o aprire loro le strade verso il mondo dello spettacolo:gossip, veline, letterine.La sua era passione.Quella che permetteva alla gente di Porto Sant'Elpidio, non certo una metropoli, di riunirsi la domenica con tutta la famiglia allo stadio che sorgeva proprio vicino al mare.Quella che faceva compiere chilometri e chilometri in giro per l'Italia per assistere ad una partita che non era di serieA o di Champions,ma che comunque regalava emozioni a non finire..Quella che alimentava ogni lunedi le celeberrime e genuine liti "sportive" fra tifosi sulle soglie dei bar.Quella che nel calcio ormai è stata ridotta ai minimi termini,grazie a scandali di proporzioni pazzesche e bigliettoni di Euro che volano come fossero zanzare in un torrido mese d'estate.Quella che però ogni volta si rialza e torna a riempire i cuori dei tifosi, alla vista di un dribbling o di una rovesciata.La realtà odierna del calcio nella nostra cittadina non è forse felicissima come allora, la nostra Eccellenza non è trasmessa nè su Sky nè su Mediaset Premium,la gente preferisce le comodità del salotto di casa allo stadio. Ma gli occhi ancora vispi di Enzo,che sembravano fissare il vuoto,forse stanno solo ad indicare la giusta via da seguire:torniamo tutti ad innamorarci del calcio,quello vero, quello a cui lui ha dedicato la sua vita.Ed anche a Porto Sant'Elpidio lasciamo che questo sport torni da protagonista.

Perché il Premio giornalistico "F. Valentini"?

A Porto Sant’Elpidio c’è un premio giornalistico, che forse non tutti conoscono: il Premio Francesco Valentini…vale la pena di ascoltare una riflessione dal di dentro di questa esperienza e cogliere l’occasione per ricordare che è già definito il prossimo bando di concorso, che scadrà il 7 ottobre 2011

Ricordo ancora… il giorno in cui un mio professore di Filosofia, durante una sua lezione, ci disse: "Ragazzi, se sentite di aver dentro un pensiero, un'opinione, un'impressione, un sentimento, non esitate: prendete carta e penna e mettete tutto nero su bianco! Così, una volta che il vostro turbinio astratto si trovi scritto lì davanti a voi, si farà capire e vi aiuterà a capirvi."
Adottando questa tecnica, risulta chiaro come la scrittura sia un mezzo per fare ordine nella propria testa, delineando i propri pensieri. Ottenuta questa padronanza, sembrerà molto più facile "conoscersi" e, di conseguenza, comunicare con gli altri che ci sono intorno. In fondo, l'essenza della scrittura è proprio questa: raccontare il mondo che ci circonda. Ed è da qui che nasce l'informazione ed il giornalismo. Saper narrare i fatti che viviamo ogni giorno, interessarsi di aspetti, eventi, realtà quotidiane non è solo un mestiere riservato a dei professionisti, ma si presenta anche come uno strumento di crescita personale. Il Concorso Francesco Valentini (dedicato a Francesco Valentini, cronista locale che ha raccontato con passione e competenza le diverse vicende cittadine, con particolare riferimento alle attività sportive) si propone proprio con questo obiettivo. Il giornalismo, non più visto come disciplina altamente specializzata dedicata a pochi, tramite questo Concorso allarga le braccia anche ai più giovani, invitandoli ad interessarsi, curiosare, scoprire le tante realtà presenti nel territorio cittadino. Sport e solidarietà, il tutto visto in un'ottica giovanile. Questo è il mix alla base del Concorso, che non a caso è promosso dall' Associazione "Città di Porto Sant'Elpidio", la stessa che nel periodo estivo cura l'organizzazione del Trofeo Marozzi-Martellini, torneo calcistico dedicato alla categoria Allievi, i cui proventi ogni anno vengono devoluti in beneficienza. Gli elaborati da presentare dovranno riguardare, infatti, queste due tematiche: lo sport ed il volontariato. Perciò prendervi parte significa tuffarsi in una divertente e costruttiva avventura di scoperta, raccontando quelle realtà che ogni giorno operano con passione nel tessuto cittadino del nostro territorio. E poi, chissà, magari arriva anche la vittoria: essere premiati da personalità di spicco del giornalismo (per citarne alcune che hanno preso parte: Lamberto Sposini, Bruno Pizzul, l'indimendicato Candido Cannavò) in una cerimonia pubblica, ricevendo una borsa di studio di 400 € non sono cose che capitano tutti i giorni!

Stefano Senesi, vincitore Concorso "Francesco Valentini" nell'edizione del 2007

martedì 29 marzo 2011

L'informazione condivisa. Diario in corso


Lunedì 28 marzo è stato avviato il progetto "L'informazione condivisa". Un incontro scarno e schietto, con un gruppetto misto di partecipanti, tra giovani e adulti, non numeroso ma partecipe; luogo di ritrovo e confronto è stata la sede del comitato di quartiere San Filippo. Tema generale: come si informa e come ci si informa nel contesto del nostro territorio? quali esperienze e racconti possono o debbono essere veicolati? Protagonisti del dibattito due giornalisti delle redazioni locali, Stefano Cesetti (Resto del Carlino) e Pierpaolo Pierleoni (Corriere Adriatico), moderatore Giampaolo Paticchio (si occupa di temi sociali legati ai minori e agli stranieri ma ha al suo attivo esperienze di cosiddetto giornalismo partecipativo). La cosa bella è stata certamente il clima di sincero confronto, con i propri punti di vista esplicitati e il comune desiderio di riflettere per migliorare, se e dove possibile. L'informazione locale ha alcuni tratti caratteristici, piacciano o non piacciano: è popolare, si occupa della nera, fa quasi niente d'inchiesta, però ha ancora quel margine di libertà dovuto principalmente a 1) poter ancora vedere e toccare gli eventi e 2) parlare e avere relazioni dirette con i protagonisti locali, siano amministratori, cittadini, rappresentanti di organizzazioni o servizi vari, etc. Ci si lascia in questo primo incontro con alcuni piccoli focus: il 'dovere' di stare dentro i fatti e dentro la notizia; l'esigenza e il desiderio di diffondere e un po' raccontare esperienze, più che eventi o cronache; il valore aggiunto di uno scambio tra professionisti dell'informazione locale e cittadini del territorio, magari attraverso uno spazio-web, come questo blog.