martedì 10 maggio 2011

La Memoria è un tesoro

L’aggregazione si diffonde nei quartieri. In zona Corva ad esempio fervono le idee e i rumori; sarà la sintonia con il trambusto delle opere viarie, sorprese più o meno gradite di Pasqua, sarà il piacere della nuova, bella e graditissima sala polifunzionale di Villa Maroni, comunque sia l’Associazione di quartiere si è messa a giocare seriamente o meglio si è messa in gioco. Vale a dire: provare e fare al tempo stesso, con un obiettivo semplice: più voglia di stare insieme e di scoprire nuove emozioni. Dallo scorso anno e in specifico dall’inaugurazione della sede, giugno 2010, è infatti attivo il progetto “I tesori della memoria”, finanziato dal Centro Servizi del Volontariato; lo scopo è quello di realizzare diverse tipologie di laboratori all’interno della nuova sala ed ha un filo rosso conduttore: la riscoperta dei mestieri, degli usi e costumi della vita passata.
E’ un intervento che tra le altre cose vuole aggregare e riunire le diverse generazioni: nonni e bambini, genitori e cittadini. E’ un tema e una esigenza forte; c’è voglia di antico ma per capire meglio il presente, essere più consapevoli di dove si sta andando e così avere meno paura del futuro, un sentimento che purtroppo tende a diffondersi e con molte ragioni.Per questo le attività via via proposte, e quelle che seguiranno - il progetto si chiuderà a dicembre 2011 – portano comunque nuova linfa e contribuiscono ad un risveglio di emozioni e perché no di competenze e saperi, magari semplici, magari piccoli, ma certamente utili. Lo ricorda ancor oggi Katiuscia Cognigni, coordinatrice del progetto, che rimarca l’importanza di uno spazio di incontro, per anziani e/o per giovani, in un quartiere, sino a poco tempo fa sprovvisto, e dove 1 persona su 4 è ultrasessantenne, dove la configurazione collinare di fatto non facilita mobilità e incontri fuori quartiere e dove infine la solitudine non è solo una parola.
Ben vengano dunque la mostra promossa con il circolo didattico “Collodi” e i disegni e le emozioni dei bambini per scoprire la “Casa del tempo”, segno di gioia e di vivacità e non a caso elemento augurale e inaugurale del progetto. Ben vengano la mostra e le foto della rassegna “M’bara l’arte e mettala da parte”, realizzata nel settembre scorso, con un lavoro impegnativo ma denso di suggestioni e commozione nel riannodare i fili degli antichi mestieri e giochi del passato. E ben vengano ancor più i laboratori: i primi realizzati: corsi di gioielli, di teatro, di pittura e decupage, dell’antica arte del tombolo, di ricamo e uncinetto; e altri ancora che si sono avviati da poco: “Ballando sotto le stelle della Corva”, con l’insegnamento ad adulti e bambini del tradizionale “saltarello” da parte del gruppo "Mazzamurelli de lì Sibillini" di Ortezzano; laboratorio teatrale-dialettale per adulti e bambini; corso “Dolci bambole”, ovvero verrà insegnato ai partecipanti a creare bambole di stoffa con ago e filo. E per l’estate? Si può fare qualche bis, a richiesta, ma ballano anche alcune idee estive: movimentare la festa patronale del quartiere, con piccoli spazi espositivi e scene rievocative; mercatini di autofinanziamento; nuovo concorso di disegno per i bambini. Che dite, vi par poca cosa tutto questo far memoria? A noi sembra un piccolo tesoro… e siam sicuri che renderà bene.

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